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 Per uscire dalla crisi

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Scritti dei Membri e Amici

Stefano Freddo, Lorenzo Marinoni, Italo Lianza, Antonio Perrotta, Alessandro Campagnacci, Dario Pedicini

Rudolf Steiner
ESIGENZE SOCIALI DEI TEMPI NUOVI
CAP.2°

Il Capitalismo vuole
l'Essere Umano al servizio del denaro.
L'Antropocrazia vuole
il denaro al servizio dell'Essere Umano

VIDEO YOUTUBE NGBELLIA

 

VIDEO YOUTUBE NGBELLIA

di Sgarzino e Robylife

22 domande di Ernesto Inguastito

 a Nicolò Giuseppe Bellia

 
 

 

   Audio dell'intervento
in videoconferenza
con l'Università di Cesena


 

ANTROPOCRAZIA:

Conversione degli Euro in E.Lire elettroniche,
circolanti in Italia e messa a Riserva Monetaria degli Euro,
per i rapporti con l'estero.
Totale detassazione del Settore Economico e

Istituzione di un’Imposta Unica Annuale del 7 % sulla Massa Monetaria di E.Lire elettroniche, per le Spese Pubbliche e per il Reddito di Cittadinanza.

Conseguenze:

Iniziale raddoppio del potere d’acquisto del denaro e Inflazione zero.

SVOLTA EPOCALE
 

 

Lindustrializzazione, fin dal suo inizio, ha prodotto in eccesso rispetto alla domanda.

Il denaro della domanda proviene dalla produzione industriale ed incide per una parte del prezzo dei beni prodotti, quindi non può coprire la produzione.

Fin dall’inizio si è compensato questa scarsezza monetaria con il ricorso al Debito Pubblico, gravato di interessi.

Con il passare del tempo l’incremento degli interessi costringe all’aumento del ricorso periodico al debito.

Dopo un certo periodo di tempo si arriva però al punto che viene meno la convenienza per le Banche Centrali ad erogare ulteriori prestiti, giacché l’inflazione indotta fa perdere al capitale accumulato più di quanto rendono i prestiti.

Questo spiega perché i Governi europei programmano, più che ampliamento della domanda, riduzione delle spese.

Ciò è palesemente recessivo con prospettive economiche dolorose.

Per uscire dall’attuale Crisi occorrerebbe un entusiasmo imprenditoriale come quello che si ebbe dopo la fine della guerra.

Oggi però vi sono degli ostacoli, che allora erano attenuati, quali un fisco asfissiante, una burocrazia paralizzante, una conflittualità sindacale, una scarsezza di domanda estera ed interna e una forte incidenza del Debito Pubblico.

In queste condizioni è impensabile che si possa avere una ripresa.

Il sistema continua a procedere per inerzia, rallentando progressivamente, , sulla sola base della spinta del passato.

Occorre in primo luogo una nuova fiscalità che operi automaticamente e che non si scarichi sui prezzi.

Occorre cioè che i prelievi statali vengano spostati dal Settore Economico alla Massa Monetaria Nazionale, dopo aver convertito tutto il denaro nazionale in forma elettronica, inserito in una Contabilità Nazionale tenuta dallo Stato.

Occorre inoltre istituire una imposta annua dell’8% su tale Massa Monetaria, per ottenere il denaro per le Spese Pubbliche e per il Reddito di Cittadinanza.

Va rilevato che lo spostamento di tutti i prelievi statali - fiscali, previdenziali e quant’altro – dal settore economico a quello monetario, provoca il dimezzamento dei prezzi di mercato, cosicché l’imposta annua dell’8% viene compensata, per i primi 8 anni, dal raddoppio iniziale del potere d’acquisto dei capitali monetari.

Parimenti raddoppierà il potere d’acquisto delle retribuzioni, delle pensioni e di altri redditi.

In secondo luogo occorre istituire un Reddito di Cittadinanza individuale, incondizionato, dalla nascita alla morte, in misura sufficiente per l’acquisto del necessario per una dignitosa sopravvivenza.

La misura di tale Reddito di Cittadinanza è prevedibile inizialmente intorno ai 500 euro mensili, pro capite, che si riceveranno automaticamente nel proprio Conto di Cittadinanza della Contabilità Nazionale.

Periodicamente l’ammontare del Reddito di Cittadinanza sarà modificato, in aumento o diminuzione, in base al risultato della Bilancia Commerciale.

Con ciò la spinta al lavoro non deriverà più dalla paura della miseria, ma dalla vocazione creativa individuale.

Verrà così anche meno la spinta che ha portato alla formazione della burocrazia, cioè di posti di lavoro fittizi, dato che il Settore Economico non poteva dare lavoro a tutti, come voleva l’utopia del passato.

In ogni singola attività lavorativa dovranno incontrarsi due libere convenienze: quella soggettiva e quella sociale di mercato.

Di conseguenza le contrattazioni saranno individuali e spariranno i Sindacati.

Inoltre con la distribuzione mensile del Reddito di Cittadinanza, in aggiunta ad altri ricavi, si creerà un flusso costante di domanda interna di beni che terrà in vita il Settore Produttivo.

La disponibilità certa di denaro consentirà ai Cittadini di pagarsi i Servizi necessari, liberando lo Stato dalle precedenti innaturali incombenze.

La sufficienza dei beni di consumo è assicurata dall’alta produttività dovuta al progresso tecnologico.

Con il Reddito di Cittadinanza si realizzano gli ideali della Rivoluzione Francese: Fratellanza economica; Uguaglianza nelle condizioni di base; Libertà nella gestione della propria vita.

Il futuro sarà un Mondo di Monete Nazionali; solo le merci, e non le monete,  circoleranno liberamente e saranno pagate con denaro locale e il denaro ricavato dalle esportazioni sarà impiegato per acquistare, in loco, le merci da importare; con ciò verranno meno le speculazioni finanziarie del passato.

 

Nicolò Giuseppe Bellia

Milano 30 giugno 2010

www.bellia.info

 

PER USCIRE DALLA CRISI
 

 

La crisi economica mondiale potrà essere arrestata solo istituendo il Reddito di Cittadinanza, accompagnato dalla eliminazione di tutti i precedenti prelievi statali e previdenziali, sostituiti da una Imposta annua dell’8% sulla Massa Monetaria, tutta elettronica.

La crisi è dovuta alla inadeguatezza della domanda rispetto al livello produttivo del Mercato.

Tale inadeguatezza è strutturale del Capitalismo che distribuisce compensi monetari di ammontare inferiore a quello delle merci prodotte, una parte delle quali, malgrado i vari artifici finanziari e commerciali, alla lunga, resterà invenduta.

In passato i vari Governi hanno tentato di compensare tale squilibrio incrementando i Debiti Pubblici, cioè rinviando al futuro il problema.

Oggi questo futuro è arrivato e non potranno esservi ulteriori rinvii.

Il Reddito di Cittadinanza, dalla nascita alla morte, non solo immetterà costantemente denaro di consumo- non a debito - , in aggiunta ai ricavi da lavoro, ma creerà anche quella sicurezza che indurrà i Cittadini a realizzare liberamente le proprie esigenze di consumo, così da consentire corrette previsioni da parte del settore produttivo.

Consentirà inoltre alle Aziende di assumere e licenziare – per non fallire - in funzione della domanda del mercato, data la sicurezza economica di base dei lavoratori.

Senza lo spostamento dei prelievi statali dal settore produttivo a quello monetario non sarà possibile l’istituzione del Reddito di Cittadinanza; ma senza la conversione delle monete statali in monete elettroniche, tale spostamento non sarà possibile.

Va rilevato che i prelievi statali dal settore produttivo, si scaricano sui prezzi, generando inflazione, cosa che non avviene con l’imposta sulla Massa Monetaria.

La conversione delle monete statali in monete elettroniche è resa necessaria per fare venire alla luce tutto il denaro occultato, nelle varie forme escogitate nel tempo.

Il denaro elettronico prende valore dalla presenza in una contabilità elettronica nazionale, per essere così sottoposto al prelievo dell’imposta annua dell’8%.

Inoltre la moneta elettronica, con la sua tracciabilità, impedisce la commissione di qualsiasi reato monetario.

Tale tracciabilità sarà accessibile solo alle autorità preposte, per fini generali.

Sarà inoltre possibile eliminare parzialmente le carceri, dato che la dipendenza dai conti bancari per la sopravvivenza, da parte degli imputati o condannati, li renderà rintracciabili in ogni momento, pena la chiusura dei conti personali.

Sarà inoltre possibile riformare il settore culturale in cui entreranno come liberi insegnanti e liberi professionisti coloro che troveranno gradimento presso gli Allievi e i Cittadini paganti.

È inoltre prevedibile che il lavoro del futuro sarà vocazionale ed associativo dato che l’amore della libertà farà rifiutare sempre più i lavori subordinati.

Ciascuno orienterà le proprie scelte non più in base ai soli bisogni materiali, ma in armonia con le proprie istanze evolutive interiori.

Ciascuno Stato dovrà mirare all’equilibrio della Bilancia Commerciale, regolando in diminuzione o in aumento l’ammontare del Reddito di Cittadinanza, in presenza di risultato negativo o positivo, evitando così le disaffezioni lavorative strumentali.

Mentre nell’era capitalistica la finalità delle azioni era costituita dalla ricerca del potere, nell’era antropocratica la finalità sarà costituita dalla ricerca della libertà.

Vi saranno inoltre altri effetti positivi.

 

Nicolò Giuseppe Bellia - Milano 11 Marzo 2010 – www.bellia.com

 

NAZIONALIZZAZIONE MONETARIA'
 

 

Tutta la Massa Monetaria Nazionale creata fraudolentemente in passato appartiene al Popolo, unico titolare della Sovranità Monetaria.

Pur lasciando il denaro in uso agli attuali possessori, esso va assoggettato ad una imposta annuale di circa l’8%, sufficiente ad istituire il Reddito di Cittadinanza Universale nonché a coprire le Spese Pubbliche.

Con ciò si possono abolire tutti i precedenti Prelievi Statali – fiscali, previdenziali e quant’altro – che si scaricavano integralmente sui prezzi.

Con ciò si avrà il dimezzamento dei costi di produzione e quindi dei prezzi con conseguente raddoppio del potere d’acquisto del denaro.

Per rendere agevole il prelievo trimestrale dell’Imposta Monetaria nonché il versamento del Reddito di Cittadinanza mensile nei conti dei Cittadini, è necessario convertire la Massa Monetaria in Denaro Elettronico.

Con ciò tutto il denaro esistente, comunque occultato, è costretto ad emergere in una Contabilità Nazionale accessibile per il prelievo dell’Imposta Monetaria e per il versamento del Reddito di Cittadinanza.

La massa Monetaria Elettronica inoltre fa scomparire ogni forma di furto monetario data l’immaterialità di esso e della tracciabilità di ogni operazione bancaria.

Ogni Cittadino ricevendo mensilmente un reddito di cittadinanza di 250 euro – con potere d’acquisto doppio dato il dimezzamento dei prezzi – può far fronte alle proprie esigenze vitali essenziali, affrancandosi da ogni forma di soggezione economica.

Una famiglia di 4 persone riceverà 1000 euro mensili con potere d’acquisto di 2000 euro.

Desiderando aggiungere al Reddito di Cittadinanza ulteriori importi per altre esigenze speciali, il Cittadino si ingegnerà per entrare nel settore produttivo, scegliendo lavori vocazionali, capaci di recare oltre che un reddito anche soddisfazione all’anima.

Le riforme sopra prospettate sono tali da far superare rapidamente l’attuale crisi dovuta al crollo della domanda estera ed interna.

L’afflusso monetario mensile sul Mercato, come Reddito di Cittadinanza, crea una sufficiente domanda per far riprendere i consumi e far cessare la crisi.

Si crea così un sistema economico guidato dalle scelte dei Consumatori, cui la Produzione si adeguerà aumentando o riducendo il Personale.

Con il Reddito di Cittadinanza Universale sarà possibile assumere o licenziare liberamente in rapporto all’andamento del Mercato alle Imprese che conserveranno la vecchia struttura produttiva.

È prevedibile che l’organizzazione del Lavoro evolverà verso l’associazionismo produttivo e commerciale , con la suddivisione tra i Soci dei ricavi delle vendite.

Infatti non è immaginabile che chi può sopravvivere dignitosamente con il Reddito di Cittadinanza vada ad assoggettarsi a lavori con vincolo di subordinazione.

Inoltre è prevedibile che crescerà la creatività umana, che ha bisogno della libertà data dal Reddito di Cittadinanza.

Con la crescita della creatività crescerà la ricchezza del Settore Economico e quindi dei Cittadini.

 

Nicolò Giuseppe Bellia

Tarquinia, 17 ottobre 2009                                                                                 www.bellia.info

 

DALLA CRISI ALLA NUOVA SOCIETA'
 

 

Istituendo in Italia il Reddito di Cittadinanza, sufficiente per una dignitosa sopravvivenza individuale, si mette ogni Cittadino in condizione di fare scelte di vita sulla base di tutte le proprie istanze interiori.

Inoltre, in presenza dell’attuale Crisi, immettendo potere d’acquisto monetario di 30 miliardi di euro mensili si rivitalizza la domanda di mercato, alimentando le Aziende che lavorano per il mercato nazionale.

Per le Aziende che soffrono per la riduzione di ordini dall’estero si apre inoltre una interessante prospettiva.

I dipendenti di tali Aziende godendo del Reddito di Cittadinanza potranno decidere di associarsi ad esse, rinviando il percepimento dei ricavi aziendali al momento del riassetto aziendale.

Con ciò si potranno salvare moltissime Aziende nonché tutto il patrimonio professionale dei dipendenti.

Quanto sopra descritto costituisce l’unico percorso efficace per superare rapidamente l’attuale Crisi, avviando nel contempo una nuova dinamica sociale caratterizzata dalla sicurezza economica di base e dallo sviluppo di forme associative per il lavoro umano, riducendo progressivamente le forme umilianti di lavoro subordinato e passare al lavoro vocazionale.

Per attuare quanto sopra è necessario pervenire alla realizzazione della Sovranità Monetaria del Popolo Italiano, mettendo fine al fraudolento Signoraggio, causa non secondaria dell’attuale Crisi.

La riappropriazione della Sovranità Monetaria è realizzabile istituendo un’imposta monetaria annua dell’8 % su tutto il denaro nazionale esistente.

Con ciò il beneficio monetario di tutto il denaro emesso fraudolentemente nei secoli, passa al Popolo, cioè ai Cittadini, come Reddito di Cittadinanza e come copertura delle Spese Pubbliche.

Vengono eliminati i prelievi statali (fiscali e previdenziali) con la conseguenza del dimezzamento dei costi di produzione e quindi dei prezzi di mercato.

Con ciò si avrà immediatamente il raddoppio del potere d’acquisto del denaro nazionale.

Per concretizzare quanto sopra è necessario fare emergere tutto il denaro occultato anche nei Paradisi Fiscali.

Ciò potrà ottenersi convertendo il Denaro Nazionale in moneta elettronica, inserita in una Rete Contabile Nazionale, per il prelevamento trimestrale del 2 % della massa monetaria, da versare nel Conto Cassa Nazionale, da cui prelevare il Reddito di Cittadinanza e le Spese Pubbliche.

Questa soluzione è conveniente anche per le Banche Centrali in quanto si ha inizialmente il raddoppio del potere d’acquisto del denaro posseduto, di cui potranno continuare la gestione, invece della prospettiva del sequestro sempre possibile data l’illegittimità di tutte le emissioni monetarie.

Grazie al lavoro del Prof. Giacinto Auriti presto tutti gli Italiani verranno a conoscenza della truffa del Signoraggio ed imporranno ai Politici la correzione giuridica della situazione.

Quanto sopra prospettato realizza il contenuto nelle seguenti frasi di Rudolf Steiner, tratte dal Cap. 2°di  Esigenze sociali dei tempi nuovi.

«Infatti ciò cui si deve tendere, è di separare il lavoro dal procacciamento dei mezzi di sussistenza. Se non si viene remunerati per il proprio lavoro, il denaro, come mezzo di potere, perde il suo valore per il lavoro. In tal modo non si potrà mai far sì che qualcuno venga costretto, mediante il denaro, a lavorare. In avvenire il denaro non dovrà essere un equivalente per la forza umana di lavoro, ma solo per la merce.»

 

Nicolò Giuseppe Bellia

Tarquinia 18 giugno 2009

www.bellia.info

 

GIUBILEO MONETARIO
 

 

Ogni Sovranità, compresa quella monetaria, deriva dal Popolo; pertanto ogni Emissione Monetaria è legittima se fatta a favore del Popolo, cioè pariteticamente a favore di tutti i Cittadini.

Di conseguenza tutto il denaro emesso fino ad oggi è da considerare di proprietà del Popolo.

È possibile la riappropriazione da parte del Popolo di tutto il denaro esistente, lasciandolo nella disponibilità dei possessori, assoggettandolo però ad un prelievo dell’8% annuo, per il Reddito di Cittadinanza e per le Spese Pubbliche.

Ciò può essere ottenuto convertendo il denaro in moneta elettronica, registrata in una Contabilità Generale Nazionale gestita da un Centro Contabile Elettronico.

Tale Centro provvederà a versare mensilmente nei Conti di Cittadinanza il corrispondente Reddito, nonché al pagamento delle Spese Pubbliche, prelevando il denaro dalla Cassa Nazionale.

La Cassa Nazionale sarà alimentata prelevando trimestralmente il 2% dei saldi attivi di tutti i Conti.

Tale nuovo assetto sociale è caratterizzato dall’assenza di prelievi statali dal Settore Economico con la conseguenza del dimezzamento dei costi di produzione.

Ciò comporta il raddoppio del potere d’acquisto del denaro e quindi anche di tutti i redditi dei Cittadini.

Con i precedenti redditi, a doppio potere d’acquisto, nonché con il godimento del Reddito di Cittadinanza, anch’esso a potere d’acquisto doppio, si avrà una immediata forte domanda di mercato, capace di riavviare lo sviluppo sociale,

Con il Reddito di Cittadinanza Universale i Cittadini potranno fare fronte alle esigenze vitali proprie e dei familiari e se vorranno disporre degli altri beni prodotti dal mercato si orienteranno verso attività produttive, in condizioni contrattuali vantaggiose, per l’esistenza del Reddito di Cittadinanza.

Per evitare parassitismi monetari a danno di altre Nazioni, annualmente si incrementerà o diminuirà l’ammontare del Reddito di Cittadinanza a seconda che la bilancia commerciale sarà attiva o passiva.

La sicurezza economica di base farà sì che i Cittadini divengano di fatto i governatori della vita sociale con le proprie scelte di acquisto non condizionate dalla povertà.

La Produzione, sia materiale che immateriale, sarà al servizio della libera domanda proveniente dal Popolo.

Il raddoppio del potere d’acquisto del denaro consentirà l’immediata estinzione del Debito Pubblico e anche l’assenza dell’inflazione renderà accettabile il prelievo fiscale dalla Massa Monetaria.

Con ciò si avrà anche la fine del Signoraggio, senza traumi per le Banche Centrali, che vedranno crescere il potere d’acquisto del loro precedente capitale monetario e potranno così lavorare nel tessuto sociale, fornendo convenienti servizi finanziari ai Cittadini.

Si ha così la possibilità di un Giubileo Monetario.

 

Nicolò Giuseppe Bellia

Tarquinia 31 maggio 2009

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SOLIDARIETA' MONETARIA E CRISI
 

 

Per uscire dalla presente Crisi Economica Mondiale e riavviare lo Sviluppo, è necessario puntare sulla Solidarietà e mobilitare in ogni Stato del Mondo le Masse Monetarie, attuando i seguenti punti programmatici.

 

1°) - Totale detassazione del Settore Economico

Togliendo tutti i Prelievi Statali (Fiscali e Previdenziali) dal Settore Economico si otterrà il dimezzamento dei Costi di Produzione e quindi dei Prezzi di Mercato. Con ciò si avrà il raddoppio del potere d’acquisto di tutti i ricavi e possessi monetari (stipendi, rendite, capitali monetari, ecc.) e quindi della Massa Monetaria. Con la crescita del potere d’acquisto delle disponibilità dei Cittadini, si avranno positivi riflessi sulla ripresa della Domanda.

 

2°) - Reddito di Cittadinanza

La fornitura mensile del Reddito di Cittadinanza Universale - per far fronte alle spese per vitto, vestiario e alloggio - realizza il Diritto alla Vita e relative libere scelte, di ogni Essere Umano, indipendentemente da possibili avversità economiche individuali, contribuendo inoltre al riavvio della Produzione Industriale e poi al mantenimento della Domanda di Mercato

 

3°) - Imposta annua sulla Massa Monetaria Nazionale

Per far fronte alle Spese Pubbliche e al Reddito di Cittadinanza, occorrerà sottoporre la Massa Monetaria Nazionale ad un prelievo annuo dell’8%. A tal fine sarà necessario che il denaro non sia occultabile. Ciò si otterrà convertendo il Denaro Nazionale in Moneta Elettronica, costringendo alla emersione tutto il denaro precedentemente nascosto.

 

4°) - Stabilità della Bilancia Commerciale Nazionale.

Per evitare parassitismi monetari a danno di altri Stati sarà necessario che ciascuna Bilancia Commerciale Nazionale tenda al pareggio. Ciò potrà essere ottenuto modificando annualmente l’ammontare di ciascun Reddito di Cittadinanza sulla base delle risultanze della Bilancia Commerciale Nazionale.

 

5°) - Sovranità Monetaria

La fiscalità sul denaro realizzerà la Sovranità Monetaria Nazionale. La riappropriazione della disponibilità sociale dell’intera Massa Monetaria - emessa fraudolentemente in passato dalla Banche Centrali - sanerà una ingiustizia storica sul diritto di emissione monetaria, come chiarito dal prof. Auriti. Il recupero del denaro, emesso illecitamente in passato, potrà avvenire solo assoggettando la Massa Monetaria a decurtazioni, a fini fiscali, da parte di un Centro Contabile Nazionale. Con ciò tutto il Denaro Nazionale diverrà di proprietà del Popolo e sarà considerato come concesso in prestito oneroso ai Detentori, siano essi Cittadini o Banche.

 

6°) - Debiti Pubblici

Le emissioni monetarie, a costo zero, delle Banche Centrali (Enti Privati) in cambio di Titoli di Stato, gravati di interessi, concorrono a formare i Debiti Pubblici. Le Banche Centrali, ad ogni emissione, si liberano dei titoli vendendoli. a valore pieno, ai Cittadini che incasseremmo dagli Stati gli interessi. Per estinguere il Debito Pubblico sarà necessario comprare dai Cittadini i loro Titoli di Stato oppure continuare a pagare loro gli interessi.

 

Nicolò Giuseppe Bellia

Tarquinia 15 maggio 2009

www.bellia.info

 

RIFORME MONDIALI ANTRICRISI
 

 

Le delocalizzazioni industriali, dall’Occidente all’Oriente, hanno creato insostenibili situazioni di Dumping, sui costi della manodopera.

In Occidente si è avuta la massiccia perdita di posti di lavoro, con crollo a valanga della domanda interna ed estera; con riflessi economici negativi sull’intera Economia Mondiale.

Gli USA hanno cercato di attenuare tali effetti negativi, immettendo artificiosamente grandi quantità di denaro sul mercato, fino al punto di provocare dissesti nel sistema bancario nazionale ed internazionale, con ulteriori effetti negativi sulle Industrie, private del corretto sostegno bancario.

È così sopraggiunta la Crisi Economica Mondiale.

La via, per una valida ripresa, passa necessariamente per un aggiustamento concordato degli Indici di Cambio di tutte le monete, al fine di equiparare i costi della manodopera in tutte le aree del mondo, per una corretta concorrenza internazionale.

Parallelamente, ciascuno Stato, dovrà istituire il Reddito di Cittadinanza Universale con il doppio fine: da un lato, dell’avvio immediato della domanda di beni, e dall’altro, della realizzazione di un valido sistema di Solidarietà Sociale.

Le risorse monetarie, per il Reddito di Cittadinanza e per le Spese Pubbliche di ciascuno Stato, dovranno essere ricavate da una Imposta Monetaria Unica Annua, concordata tra i vari Paesi e scelta nell’intorno dal 6 al 10%, gravante su ciascuna Massa Monetaria Nazionale Elettronica.

Con ciò i Settori Economici verranno liberati dalle imposizioni fiscali e previdenziali, eliminando la causa storica della distruzione di valore del denaro nel tempo.

Si avrà inoltre il dimezzamento, a livello mondiale, dei costi di produzione e conseguente raddoppio del potere di acquisto del preesistente denaro dei vari Stati.

Con queste semplici riforme si avrà l’immediata ripresa della domanda globale e conseguente avvio della produzione industriale mondiale.

Per evitare parassitismi monetari tra i vari Stati, sarà necessario concordare che ogni Stato ritocchi annualmente, in aumento o diminuzione, gli ammontari dei Redditi di Cittadinanza interni, in dipendenza dell’andamento positivo o negativo della bilancia commerciale nazonale.

Con ciò, ogni cittadino contribuirà liberamente al benessere della Comunità di cui fa parte, sotto la spinta di fattori morali e non, come in passato, sotto la spinta dei bisogni vitali.

Il benessere di ciascuno Stato influirà positivamente sugli altri Stati sotto lo stimolo della concorrenza internazionale.

È prevedibile che l’insieme delle Banche Centrali Mondiali ostacoleranno un tale tipo di soluzione, giacché da esso deriverà la perdita del loro potere di emissione monetaria di cui hanno illegittimamente goduto finora.

Di contro è pensabile che dovranno rassegnarsi a tale percorso riformatore giacché, continuando alla vecchia maniera (signoraggio), non si potrà mai uscire dalla Crisi.

I vari Governi, pressati dai problemi derivanti dalla inarrestabile perdita di posti di lavoro, tenteranno inizialmente la strada della immissione di denaro, alla vecchia maniera, con incrementi dei Debiti Pubblici, con il risultato che i Cittadini, terrorizzati dalla Crisi, tesaurizzeranno i ricavi, sottraendoli agli investimenti e riducendo al minimo le spese.

È sperabile che il grande lavoro culturale svolto dal compianto prof. Auriti, contribuisca ad evitare che si percorra tale dolorosa strada.

La ripresa dell’Economia Mondiale verrà dall’allineamento internazionale dei compensi della manodopera, per un’equa concorrenza, nonché dalla generale Istituzione del Reddito di Cittadinanza Universale e della Fiscalità Monetaria, che non si scarica sui prezzi e libera i Sistemi Produttivi dalle mortali burocrazie fiscali.

 

Tarquinia, 3 maggio 2009

Nicolò Giuseppe Bellia

 

L'UNICA OPZIONE
 

 

«Imposta monetaria unica dell’8% annuo sulla Massa Monetaria, per il Reddito di Cittadinanza e per le Spese Pubbliche.»

Questa è l’unica opzione da mantenere viva fino a quando crollerà l’ultima illusione di risolvere altrimenti la Crisi Economica nazionale e internazionale.

 

Nicolò Giuseppe Bellia

Tarquinia, 13 aprile 2009

www.bellia.info

 

NUOVA LOGICA SOCIALE
 

 

Di fronte all’attuale Crisi planetaria, taluni, anche ad altissimi livelli di potere, pensano di poter riavviare il precedente sviluppo, creando, da un lato, regole che impediscano il ripetersi dei fenomeni finanziari che si ritiene abbiano generato la Crisi e, dall’altro, stimolando gli investimenti anche pubblici.

Altri, come il premio nobel Krugman, pensano che le strade siano altre, senza, peraltro, indicare progetti dettagliati alternativi.

Dal punto di vista antropocratico, anche se non si fosse verificata la Crisi, il modello capitalistico non corrisponde alle esigenze degli Esseri Umani, essendo basato sulla competizione economica selvaggia, senza garanzie per i deboli, secondo uno schema darwinistico.

Ma anche a prescindere dall’aspetto etico, il Capitalismo appare, ed è, irrazionale in quanto mortifica le attività produttive attraverso una irrazionale fiscalità che raddoppia i prezzi di mercato, lasciando nel contempo ristagnare enormi masse monetarie, esposte all’inflazione e avulse da ogni esigenza di contribuzione sociale.

Ciò emerge chiaramente dal contenuto di quanto segue.

 

Sostituendo i prelievi fiscali e previdenziali con un’imposta annua dell’8% sulla Massa Monetaria (in Italia: 7 mila miliardi di euro), si avrà un gettito sufficiente per le Spese Pubbliche e per il Reddito di Cittadinanza Universale - unico vero provvedimento anticrisi -. (Asse fiscale: dalle Persone alle cose.)

Con ciò si avrà la liberazione del Settore Economico dall’oppressione statale, con l’immediato dimezzamento dei prezzi di mercato, il raddoppio del potere d’acquisto del denaro e dei redditi precedenti, nonché la fine dell’incremento del debito pubblico e dell’inflazione.

In Italia, inizialmente, il Reddito di Cittadinanza sarà di 250 euro mensili (a doppio potere d’acquisto) e annualmente sarà modificato in base alle risultanze della Bilancia Commerciale.

Una famiglia di 4 persone riceverà mensilmente in 4 «Social Card», mille euro - con potere d’acquisto di 2 mila euro - che si aggiungeranno ad altri ricavi, anche da lavoro.

Tali entrate faranno crescere la domanda di beni, rimettendo in moto la macchina produttiva.

In un Mondo, con la sicurezza economica di base, le scelte di vita degli Esseri Umani saranno basate sui Valori e non sul solo bisogno e nessuno emigrerà più per motivi economici.

Mirando all’equilibrio delle Bilance Commerciali si creerà una competizione benefica tra le economie dei vari Stati con un benessere interno omogeneo dei Cittadini.

Gli apporti di lavoro e creativi dei Cittadini saranno vantaggiosi non solo per loro ma anche per i restanti concittadini, attraverso l’influenza sulla determinazione dell’ammontare del Reddito di Cittadinanza, in base ai saldi commerciali nazionali.

Tale società è prefigurata dalla vita nelle famiglie, dove i componenti vengono nutriti e accuditi indipendentemente da chi lavori per procurare il necessario.

 

Nicolò Giuseppe Bellia

Tarquinia, 3 aprile 2009

www.bellia.info

 

 

 

NUOVO ORDINE SOCIALE
 

 

Dopo il crollo del Capitalismo la ripresa potrà iniziare solo con lo spostamento dei Prelievi Statali - fiscali e previdenziali - dal Settore Economico alla Massa Monetaria.

Ciò dopo la conversione del denaro in moneta elettronica.

Con la detassazione delle attività economiche si avrà il dimezzamento dei prezzi di mercato e il conseguente raddoppio del potere d’acquisto del denaro.

Scomparirà anche l’Inflazione che ogni anno fa perdere alla Massa Monetaria italiana oltre 500 miliardi di euro di potere d’acquisto.

Istituendo una Imposta Monetaria Unica dell’8% annuo, in Italia, su una Massa Monetaria di 7 mila miliardi di euro, si avrà un gettito annuo di 560 miliardi di euro, con potere d’acquisto raddoppiato, sufficiente ad istituire il Reddito di Cittadinanza Universale e coprire abbondantemente le Spese Pubbliche.

Con un Reddito di Cittadinanza iniziale pro capite di 250 euro mensili – con potere d’acquisto doppio in aggiunta ai ricavi da lavoro o rendite – versato mensilmente, sulle carte sociali, tipo postepay, dei Cittadini, avrà inizio un Nuovo Ordine Sociale vivificato da una costante domanda di beni materiali e immateriali..

Tale somma sarà variata annualmente sulla base dell’andamento della Bilancia Commerciale.

L’Ordine Capitalistico è caratterizzato dall’insicurezza economica, legata all’aleatorietà dei posti di lavoro; il Nuovo Ordine Sociale sarà caratterizzato dalla sicurezza economica di base, data dal Reddito di Cittadinanza Universale.

Il Capitalismo ha come fine il costante incremento della Produzione, spinto anche dalla necessità di creare sempre nuovi posti di lavoro.

Il Nuovo Ordine Sociale subordinerà la produzione di beni alla domanda del mercato.

Le Aziende lavoreranno esclusivamente al servizio delle ordinazioni da parte del Settore Commerciale e dovranno chiudere in mancanza di ordini.

La disoccupazione, nella sicurezza di base, sarà considerata la condizione naturale dell’Essere Umano, mentre l’impegno lavorativo sarà frutto di libera decisione individuale, in attuazione di un proprio progetto di servizio.

Con la fine del Capitalismo finisce la Schiavitù, che ha origine nella notte dei tempi, e si avvia l’Era della Libertà, in cui ciascun Essere Umano sarà l’artefice del proprio destino e diviene realmente proprietario del proprio tempo e lo potrà destinare al proprio progresso e a quello della Società in cui vive.

Tutto ciò sarà ottenuto razionalizzando quanto proveniente dallo sviluppo capitalistico: Massa Monetaria, tecnologia ecc.

L’impiego delle macchine in tutti i processi produttivi, fa sì che solo una parte dei lavoratori sarà sufficiente a produrre quanto richiesto dal Mercato e gli altri potranno impegnarsi nella creazione di beni immateriali e servizi, per soddisfare i bisogni di ordine affettivo e spirituale, innalzando il livello culturale della vita sociale.

Mentre nel Capitalismo la spinta alla ricerca del lavoro origina dal bisogno, nel nuovo assetto sociale la spinta lavorativa deriverà dai fattori vocazionali, presenti in ogni Essere Umano.

Salvo casi d’origine patologica, è pensabile che molti comportamenti antigiuridici, originati da situazioni di povertà estrema, non avranno più luogo, con miglioramento della sicurezza sociale.

Per quanto riguarda il settore della Ricerca Scientifica, la sicurezza economica di base consentirà ai talenti di conseguire i propri fini scientifici, disponendo del tempo necessario.

La gravità della Crisi Economica Mondiale e la rapidità del suo sviluppo ci metterà presto in condizione di giudicare la validità di quanto sopra esposto; comunque trattasi di pensieri di speranza vagliabili dalla Ragione Umana, costituenti auspici positivi di servizio dell’Essere Umano.

 

Nicolò Giuseppe Bellia

Tarquinia, 20 marzo 2009

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FINE DEL CAPITALISMO
 

 

Il Capitalismo, con l’aiuto delle banche, ha sempre prosperato sull’eccedenza della domanda di mercato rispetto alle produzioni.

Con lo sviluppo tecnologico e le recenti delocalizzazioni, le produzioni nazionali occidentali di beni, hanno superato l’ammontare della domanda, avviando la crisi in cui ci troviamo.

Oggi l’orientamento dei Governi occidentali è anche quello di avviare forti investimenti pubblici, per creare nuovi posti di lavoro in sostituzione di quelli che si vanno perdendo.

L’insufficienza delle risorse monetarie ed il loro reperimento a debito e da Signoraggio, con incremento dei Debiti Pubblici, faranno fallire tali tentativi.

Quando si perverrà alla convinzione della fine irreversibile del Capitalismo, per la sua incapacità di garantire la sicurezza economica dei Cittadini, ci si orienterà verso un nuovo modello di sviluppo, basato sulla Istituzione del Reddito di Cittadinanza, attraverso la Fiscalità Monetaria.

Si percepirà l’assurdità di un sistema che, causando, con la Fiscalità Reddituale, l’Inflazione, fa perdere nel nulla in Italia annualmente un valore monetario superiore a 560 miliardi di Euro.

Eliminata l’inflazione, con tale somma, come è stato già dimostrato, sarebbe possibile fare fronte alle Spese Pubbliche e al Reddito di Cittadinanza.

Infatti, spostando i Prelievi Statali – fiscali e previdenziali - dal Settore Economico alla Massa Monetaria - che in Italia ha recentemente raggiunto l’ammontare di 7 mila miliardi euro - si provoca il dimezzamento dei prezzi di mercato e delle Spese Pubbliche, cosicché prelevando l’8 % annuo della Massa Monetaria Elettronica, si otterrà un gettito annuo di 560 miliardi di euro.

Prelevando da tale somma 180 miliardi annui per il Reddito di Cittadinanza di 60 milioni di Italiani – 250 euro mensili a doppio potere d’acquisto -, restano disponibili 380 miliardi di euro superiori a quanto occorre per le Spese Pubbliche.

Ciò tenendo conto del dimezzamento dei prezzi di mercato, susseguente alla detassazione del Settore Economico e conseguente raddoppio del potere d’acquisto del precedente denaro.

La fiscalità monetaria, in passato, è stata proposta e sperimentata con successo in Austria da Silvio Gesell, ma stroncata sul nascere dalla Banca Centrale Austriaca.

Contro la truffa monetaria delle Banche Centrali va ricordata l’opera meritoria di Erza Pound e del prof. Auriti e discepoli.

Di fronte all’imminente fallimento del sistema industriale e bancario mondiale, diminuirà la forza di condizionamento delle Banche Centrali ed i Governi saranno costretti, presto, a dare ascolto a quanto detta la Ragione.

Il lampo intuitivo di Tremonti espresso nel suo libro LA PAURA E LA SPERANZA con il paragrafo:

d)  spostamento dell’asse del prelievo fiscale, dalle persone alle cose.

Pur vivendo nell’età del consumismo, continuiamo a pagare le imposte personali, le imposte dell’idealismo. Si può (e si deve) dunque spostare l’asse del prelievo fiscale dalle persone alle cose: solo in questo modo, infatti, i sistemi fiscali possono reggere nell’età della globalizzazione.

Questa filosofia politica (Tremonti e Vitaletti, La fiera delle tasse, citato) è diventata ormai sempre più necessaria, ma è possibile solo su scala e nella dimensione europea;

È da sperare che l’intuizione si trasformi in convincimento razionale e ne tragga la conseguenza della necessità di salvare l’Italia, anche con azioni autonome dall’Europa, istituendo la Fiscalità Monetaria.

La salvezza del Mondo non sarà globale, ma ciascuno Stato, mettendo a frutto la propria Massa Monetaria e rinunciando per sempre al Signoraggio delle Banche Centrali, dovrà operare autonomamente, con una propria moneta elettronica priva di inflazione, per il benessere e la salvezza dei propri Cittadini.

 

Nicolò Giuseppe Bellia

Tarquinia 10 marzo 2009

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LA GRANDE CRISI E I SINDACATI
 

 

Dando uno sguardo alla storia dei secoli passati emergono eventi che spesso ci fanno vergognare di appartenere al genere umano.

Ogni tragedia sociale è seguita ad una crisi come quella attuale e, dopo la fase virulenta, le cose riprendevano come prima o peggio.

Oggi abbiamo la fortuna che la crisi che ci colpisce è prevalentemente di sovrapproduzione.

Quando si licenzia un lavoratore vuol dire che si sta producendo troppo rispetto alla domanda e non si può far dipendere la vita dei Cittadini dall’alea del mercato..

La principale causa di riduzione della domanda è la crescita dei prezzi di mercato ossia l’inflazione.

Tutti concordano che per far riprendere la domanda occorre ridurre i prelievi statali.

Tali riduzioni in genere sono inefficaci, giacché occorre del tempo perché gli effetti giungano ad avere influenza sui prezzi e nel frattempo si innescano altri effetti negativi a valanga.

In Italia i prelievi statali superano la metà del PIL e se venissero spostati su un’altra fonte, sterile ai fini inflazionistici, si avrebbe un dimezzamento dei prezzi e conseguente raddoppio del potere d’acquisto del denaro dei Cittadini e dei ricavi da lavoro.

Silvio Gesell ha indicato tale fonte nella Massa Monetaria dei Cittadini, raddoppiata in potere d’acquisto.

Il felice esperimento del 1931 in Woergl - una cittadina del Tirolo - fu arrestato dalla Banca Nazionale d'Austria, la banca privata che emetteva lo scellino, la moneta nazionale.

Questo è un esempio del dirigismo monetario delle Banche Centrali che ci ha condotto alle presenti condizioni.

Nel 1979, tra le varie cause di possibili crisi sociali, individuavo la circostanza che, da parte di tutte le forze politiche, si perseguisse la piena occupazione ai fini della sopravvivenza dei Cittadini.

Se si immagina una Società con piena occupazione, ad alta produttività, si arriva ad eccessi produttivi, dato che chi produce non riesce a consumare i quanto produce con l’aiuto delle macchine.

Il Reddito di Cittadinanza Universale, di 500 euro mensili equivalenti, mi apparve e mi appare come l’unica soluzione possibile per evitare un crac nazionale e mondiale.

Ciò pone il problema del reperimento del denaro per fare fronte a tali uscite sociali che vanno a sommarsi alle Spese Pubbliche.

Lo spostamento dei Prelievi Statali dal settore economico alla Massa Monetaria, con una Imposta Unica dell’8% annuo, è in grado di fornire il denaro necessario a coprire le uscite per il Reddito di Cittadinanza e le Spese Pubbliche con i seguenti benefici:

- raddoppio del potere d’acquisto dei ricavi per la sussistenza,

- raddoppio del potere d’acquisto del denaro dei Cittadini,

- scomparsa dell’inflazione che era mediamente dell’8% annuo.

Con l’istituzione del Reddito di Cittadinanza Universale si avvia un nuovo modello di sviluppo in cui la finalità non sarà più quella della piena occupazione, ma dell’equilibrio tra produzione e consumo, regolato in rapporto alle previsioni di consumo.

In altri termini la Direzione della vita produttiva passerà ai Cittadini Consumatori e le Aziende dovranno organizzare le proprie produzioni in base alle previsioni di consumo provenienti dalle strutture commerciali, che sono a contatto con i Consumatori.

I Cittadini si orienteranno verso lavori vocazionali, anche associandosi tra loro, in presenza di richieste di mercato nazionali o estere.

Annualmente l’entità del Reddito di Cittadinanza sarà aumentata o diminuita in rapporto alle risultanze positive o negative della Bilancia Commerciale.

 

Quanto precede può costituire la base per le riflessioni, cui i Sindacati saranno costretti, in presenza dell’inevitabile crollo occupazionale che avremo a breve, per fare delle proposte al Governo.

Cercheremo di far pervenire il materiale informativo ai Sindacati, perché si uniscano in una proposta per la risoluzione della crisi.

Per approfondimenti: www.bellia,info

 

Nicolò Giuseppe Bellia

Tarquinia 27 febbraio 2009

 

 

RETI INFORMATICHE NAZIONALI
DI
CELLULARI-CASSEFORTI
 

 

Lo sviluppo tecnologico odierno consente di dare un nuovo assetto al problema fiscale.

L’Antropocrazia sostiene la convenienza sociale del prelievo fiscale su base monetaria (che non si scarica sui prezzi), rispetto a quello reddituale che si scarica sui prezzi, generando Inflazione.

Lo spostamento dei prelievi statali (fiscali e previdenziali) dal settore economico a quello monetario crea un nuovo modello di sviluppo privo di inflazione e quindi privo della necessità del continuo ricorso statale a prestiti onerosi.

Inoltre, all’avvio di tale riforma, si ottiene il dimezzamento dei prezzi e quindi il raddoppio del potere di acquisto dei ricavi dei Cittadini e della Massa Monetaria.

Per attuare questo Progetto è necessario che l’intera Massa Monetaria sia assoggettabile a prelievo fiscale e ciò può ottenersi trasformando tutta la moneta nazionale in denaro elettronico.

Ciò è possibile dotando ciascun Cittadino di un Cellulare individuale con funzioni elettroniche di Cassaforte, Domicilio, Anagrafe, Curriculum ed altro.

Considerando come valido solo il denaro depositato nelle casseforti informatiche dei Cittadini e depositando il corrispondente preesistente denaro di contropartita in un apposito conto come riserva per i rapporti con l’estero, si ottiene quanto necessario per attuare la riforma.

La rete nazionale dei Cellulari è idonea alla gestione dei prelievi fiscali, i versamenti del Reddito di Cittadinanza e i movimenti monetari dei Cittadini.

Tale rete è facilmente realizzabile in tutti i paesi del terzo mondo senza l’esigenza dell’esistenza di una rete bancaria.

Questo è l’unico modo valido per risolvere il problema delle emigrazioni di massa.

In ogni realtà antropocratica, viene fatto il prelievo di una piccola percentuale mensile - corrispondente a quanto prima si perdeva per inflazione - dagli attivi in denaro presenti nei Cellulari, versandolo in un conto intitolato: Spese Pubbliche e Reddito di Cittadinanza..

Corrispondentemente ogni mese verranno prelevati da tale conto unico i Redditi di Cittadinanza da versare nei Cellulari dei Cittadini, nonché le somme per le Spese Pubbliche.

Ciascun Cellulare svolge la funzione di uno sportello bancario individuale, in cui tutti possono fare versamenti e soltanto il titolare (o chi ne fa legalmente le veci) effettuare pagamenti a terzi.

Le operazioni sul Cellulare sono registrate automaticamente in Internet per consentire la riattivazione di un nuovo Cellulare in caso di smarrimento o guasto.

Il Cellulare inoltre costituisce domicilio informatico e può consentire la partecipazione a processi civili e penali e registrare licenze, autorizzazioni o concessioni pubbliche.

I parametri quali l’ammontare del Reddito di Cittadinanza Mensile e l’Imposta Monetaria Unica sono rapportati alle condizioni di sviluppo dello Stato e tali comunque da non fare mai andare in passivo la Bilancia Commerciale Nazionale.

Con questa unica regola, internazionalmente condivisa, è possibile la convivenza armonica delle varie economie senza che una comunità si adagi a vivere alle spalle di altre con illecite manovre monetarie.

La rete dei Cellulari è accessibile ad un Computer centrale per le operazioni dei prelievi fiscali mensili e per i versamenti dei Redditi di Cittadinanza e delle Spese Pubbliche.

La segretezza dei contenuti di ciascun Cellulare è assicurata dalla sua codificazione, che lo rende inaccessibile agli altri Cittadini e indecifrabile dal programma che effettua i prelevamenti fiscali, mentre è conoscibile dalla Magistratura, con il vincolo di segretezza.

 

Nicolò Giuseppe Bellia

Tarquinia 3 febbraio 2009

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RIFLESSIONI SULL'ANTROPOCRAZIA - 1
 

 

La Riforma Antropocratica è caratterizzata da due novità sociali: la Fiscalità Monetaria e il Reddito di Cittadinanza Universale.

Le imposizioni statali (fiscali, previdenziali e quant’altro) gravano sul Settore Economico, scaricandosi sui prezzi, generando l’Inflazione.

In Italia gli introiti fiscali annui superano la metà del PIL.

Se si procede alla detassazione del Settore Economico, si ottiene il dimezzamento dei prezzi di mercato e si elimina inoltre la fonte dell’Inflazione.

Ciò diviene possibile se si trova un’altra fonte di prelievo fiscale senza scarico sui prezzi.

Nel 1979 ho individuato tale fonte alternativa nella Massa Monetaria dei Cittadini.

Tutto il denaro, a causa dell’Inflazione, ha una perdita media annua intorno all’8%.

A causa dell’Inflazione, in Italia, su una Massa Monetaria di più di 6 mila miliardi di Euro, ogni anno si perdono 500 miliardi potere di acquisto, cosicché, ogni 10 anni, tale potere si dimezza.

Assoggettando la Massa Monetaria ad un prelievo annuo dell’8%, per fini fiscali, in sostituzione di quanto prima si perdeva per Inflazione, possiamo dare allo Stato le risorse per le sue spese, consentendo la detassazione del Settore Economico, eliminando così la causa dell’Inflazione.

La Detassazione del Settore Economico, dimezzando i prezzi di mercato, provoca immediatamente il raddoppio del potere d’acquisto del denaro e di tutti i ricavi monetari dei Cittadini.

Provoca inoltre il dimezzamento delle Spese Pubbliche.

Facendo bene i calcoli, sulle cifre reali dell’Italia, otteniamo una disponibilità monetaria annua che, oltre alle Spese Pubbliche, è sufficiente a fornire un Reddito di Cittadinanza mensile di 250 Euro (pari al potere d’acquisto delle precedenti 500 Euro) ai 60 milioni di Cittadini Italiani.

Per superare le obbiezioni di coloro che pensano che verrebbe meno l’incentivo a lavorare, è sufficiente stabilire un adattamento del Reddito di Cittadinanza mensile, sulla base della Bilancia Commerciale.

Per rendere semplice il prelievo Fiscale Monetario è necessario che la moneta sia tutta elettronica.

Ciò può ottenersi creando una moneta elettronica parallela, valida solo in Italia, che si potrebbe chiamare E-lire, basata sulla riserva in Euro.

I rapporti con l’estero saranno regolati con gli Euro di Riserva.

*  *  *

In regime di Reddito di Cittadinanza Universale sarà possibile la libera contrattazione individuale, con libertà di interruzione del rapporto di lavoro, a favore della razionalizzazione dei processi produttivi.

La sicurezza economica di base non dovrà essere affidata, come per il passato, al livello di occupazione, bensì alla produttività specifica aziendale ottenuta con l’impiego delle macchine e delle razionalizzazioni produttive in generale.

I Cittadini si impegneranno lavorativamente, in libertà, per proprie finalità di benessere.

La modifica del livello del Reddito di Cittadinanza in funzione dell’andamento della Bilancia Commerciale nazionale, creerà la base dell’incentivazione lavorativa individuale, per Convenienza e quindi Libertà.

Le Aziende dovranno lavorare in funzione delle richieste di mercato adeguando il livello occupazionale a tali richieste; quando cessino le richieste, un’Azienda dovrà immediatamente chiudere e riorganizzarsi nella direzione di nuove richieste di mercato insoddisfatte.

Il successo delle Aziende dipenderà dalla loro capacità di servire al meglio e tempestivamente quanto emerge dai bisogni e dalle preferenze dei Cittadini.

 

Nicolò Giuseppe Bellia

Tarquinia 8 gennaio 2009

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DALLA FISCALITA' REDDITUALE
A QUELLA MONETARIA
 

 

Da più di 30 anni cerco di trasmettere la mia convinzione che per eliminare l’Inflazione e la povertà sarà necessario detassare il Settore Economico, spostando il prelievo statale sulla Massa Monetaria.

Sostituendo la Fiscalità Reddituale con quella Monetaria otteniamo:

1°) Il dimezzamento dei prezzi dei prodotti di mercato.

2°) Il raddoppio del potere d’acquisto della Massa Monetaria.

3°) L’eliminazione della causa dell’Inflazione.

4°) La fine della perdita di più dell’8% annuo della Massa Monetaria per inflazione.

5°) Uscita dello Stato dal Settore Economico e conseguente delegiferazione.

Istituendo una Imposta Monetaria unica dell’8% sulla Massa Monetaria otteniamo, a carico dei possessori di beni monetari, un gettito fiscale annuo superiore a quello di prima della detassazione e tale da consentire l’istituzione del Reddito di cittadinanza Universale, in presenza di prezzi e Spese Pubbliche dimezzati.

Tale onere corrisponde a quanto prima si perdeva per inflazione.

In compenso vedranno raddoppiato il potere d’acquisto del proprio denaro.

Parimenti i percettori di redditi da lavoro, o altro, vedranno raddoppiato il valore dei loro redditi.

Tutti riceveranno inoltre il Reddito di Cittadinanza Universale.

Questa Riforma richiede che gli Euro vengano trasformati in E-lire elettroniche, con messa degli Euro a riserva per i rapporti con l’estero.

Ogni anno il Reddito di Cittadinanza iniziale di 250 E-lire mensili (corrispondenti a 500 Euro di prima della riforma) sarà aumentato o diminuito a seconda che la Bilancia Commerciale sarà attiva o passiva.

In Italia la Massa Monetaria è superiore a 6 mila miliardi di Euro.

Data la liberalizzazione del Settore Economico, i possessori di capitali monetari troveranno il piacere di investire in attività produttive e non più, come in passato, in speculazioni di borsa.

 *   *   *

 La conoscenza di quanto precede ci permetterà di valutare l’utilità o meno dei provvedimenti che verranno adottati.

Infatti quanto precede porta alla formulazione dei 3 punti che seguono che, se attuati fedelmente, permetteranno al Governo Italiano di superare la Crisi.

Con qualche lieve variazione sui parametri di base, i vari Governi Nazionali potranno a loro volta superare le proprie Crisi.

 

1°) Convertire la Massa Monetaria in Euro, in una elettronica (E-lire), mettendo gli Euro in un Conto, come Riserva per i rapporti con l’estero.

 

2°) Detassare il Settore Economico, istituendo una Imposta Monetaria Unica dell’8% annuo sulla Massa Monetaria in E-lire, da versare in un Conto intitolato Spese Pubbliche e Reddito di Cittadinanza.

 

3°) Avviare il versamento mensile, sui Conti di tutti i Cittadini del Reddito di Cittadinanza di 250 E.lire.

 

Nicolò Giuseppe Bellia

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PER LIBERARCI DALLA POVERTA'
 


L’attuale crisi finanziaria mondiale ha la causa prima nella incapacità dell’Economia Reale di fornire a tutti gli Esseri Umani i mezzi di sussistenza.

Le autorità degli Stati Uniti hanno tentato di rianimare la propria economia facilitando la concessione di carte di credito e di mutui.

La sopraggiunta crisi finanziaria ha dimostrato che questa non era la strada giusta.

Non si è capito che qualsiasi economia sottoposta a pesanti Prelievi Statali (fiscali, previdenziali, interessi per debito pubblico etc.) si ammala e trascina con sé non solo i Cittadini ma anche il sistema bancario per le insolvenze dovute agli scarsi redditi imprenditoriali.

Ma anche se l’economia venisse liberata dai prelievi fiscali, tuttavia essa si dimostrerebbe ancora incapace di offrire posti di lavoro a tutti a seguito della natura dello sviluppo tecnologico che porta a sostituire il lavoro degli Esseri Umani con le macchine, espellendo continuamente manodopera dalle Aziende.

Da sempre, le menti illuminate, hanno consigliato di separare la sopravvivenza dal lavoro.

Per realizzare tale esigenza, l’unico modo possibile è quello di spostare il prelievo fiscale dal Settore Produttivo e di Consumo alla Massa Monetaria, dimezzando così i costi di produzione ed eliminando la causa dell’inflazione.

Per rendere ciò possibile sarà necessario convertire tutti gli Euro nazionali in moneta elettronica (E-lire) per i prelievi e i versamenti automatici.

Gli Euro verranno messi a riserva per i rapporti con l’estero e le E-lire circoleranno solo in Italia.

Ciò porterà al rapido incremento della produttività che renderà disponibili le risorse reali per le Esigenze Statali e per il Reddito di Cittadinanza, attraverso la Fiscalità Monetaria (che non si scarica sui prezzi) applicata alla Massa Monetaria in E-lire.

Utilizzando la Massa Monetaria come base per la creazione monetaria ci si libera dalla schiavitù del Signoraggio e si può cominciare ad estinguere il Debito Pubblico.

Anche se è notorio che il Debito Pubblico è derivato dal fraudolento Signoraggio delle Banche Centrali, poiché i relativi Titoli di Stato sono stati sempre venduti subito ai Cittadini, non è possibile sospendere i pagamenti degli interessi su tali titoli, ma solo arrestarne la crescita, ed inoltre  la rivalsa sui soci delle Banche Centrali destabilizzerebbe il sistema finanziario, trascinando l’economia nell’abisso.

Si può solo rimborsare tali titoli prelevando le risorse con la Fiscalità Monetaria.

Tutti i parametri di tale nuova fiscalità (Spese Pubbliche, Reddito di Cittadinanza e Tasso di Decurtazione) non saranno arbitrari ma ubbidiranno ad alcune regole di buon senso tra cui quella dell’Equilibrio della Bilancia Commerciale.

In una Società così riformata, priva di oppressione statale e delle Banche Centrali, il desiderio di incrementare il proprio patrimonio monetario indurrà i Cittadini ad investimenti nel Settore Produttivo e non in quello finanziario (Borsa), come in passato, quando gli eccessivi rischi delle attività imprenditoriali scoraggiavano gli investimenti economici.

La spinta ad impegnarsi creativamente in campo economico non verrà più come in passato prevalentemente dal «bisogno» ma dal senso di partecipazione sociale e dalla gioia che si ricava dalla realizzazione di idee in comunione con altri.

Con la Detassazione del Settore Economico e con la Fiscalità Monetaria, gli Esseri Umani conquisteranno la Fratellanza Monetaria Nazionale, attraverso il Reddito di Cittadinanza; liberati definitivamente dalla povertà, cui sono stati condannati dai propri Governanti, che dal 1694 li hanno sempre venduti alle Banche Centrali.

Per approfondimenti: www.bellia.info

 

Nicolò Giuseppe Bellia

Tarquinia, 16 novembre 2008

 

PER SALVARE L'ITALIA
 


Immaginando un Governo che voglia far uscire l’Italia dalle attuali difficoltà, aggravate dalla crisi finanziaria internazionale, sono pensabili i seguenti provvedimenti di ispirazione Antropocratica:

 

1° - Conversione, alla pari, degli Euro dell’intera Massa Monetaria Italiana, con E-Lire elettroniche, circolanti solo in Italia. Gli Euro convertiti saranno depositati in un apposito Conto Bancario, che costituisce il Tesoro Nazionale (seimila miliardi di Euro), da impiegare per i rapporti con l’estero. L’ammontare di tale Conto crescerà o diminuirà a seconda che le esportazioni supereranno o meno le importazioni. I Cittadini cambieranno gli Euro di tale deposito, con E-Lire, secondo un indice di cambio, dato dal rapporto dell’ammontare della Massa Monetaria in E-Lire e l’ammontare del Tesoro Nazionale.

 

2° - Istituzione del Reddito di Cittadinanza Universale - che andrà a sommarsi agli altri ricavi o rendite dei Cittadini -  ammontante a 250 E-Lire mensili, a potere di acquisto doppio, per effetto della Detassazione di cui al punto 4°.

 

3° - Istituzione di una Imposta Monetaria Unica dell’8% annuo, da applicare sulla Massa Monetaria di E-Lire, da versare in un Conto Bancario da cui prelevare sia i Redditi di Cittadinanza mensili - da versare in Conti di Cittadinanza - sia le Spese Pubbliche dello Stato. L’Imposta Monetaria, contrariamente a quella reddituale, non si scarica sui Prezzi e quindi non genera Inflazione.

 

4° - Totale Detassazione del Settore Produttivo e di Consumo Italiano da ogni Imposizione Statale (Fiscale e Previdenziale), ottenendo con ciò il dimezzamento dei prezzi dei prodotti interni - nonché il dimezzamento delle Spese Pubbliche -  e quindi il raddoppio del potere di acquisto delle E-Lire. Con ciò viene anche eliminata la principale causa dell’Inflazione, nemica delle Famiglie e dei Detentori di Capitali.

 

5° - Il Reddito di Cittadinanza sarà adeguato periodicamente, in aumento o diminuzione, secondo che la Bilancia Commerciale sia attiva o passiva. Ciò per mantenere l’equilibrio tra Produzione e Consumi interni.

 

6° - Il Settore giuridico sarà razionalizzato, tenendo anche conto degli effetti positivi della Sicurezza Economica generata dalla istituzione del Reddito di Cittadinanza.

 

7°- Anche il Settore Culturale risentirà positivamente della istituzione del Reddito di Cittadinanza che libererà la Creatività dei Cittadini.

 

Nicolò Giuseppe Bellia

Tarquinia, 7 ottobre 2008

 

PER SALVARE GLI USA E IL PIANETA
 

 

Per salvare gli USA dalle conseguenze del dissesto del Sistema Bancario si potrebbe procedere nel modo seguente:

1° - Conversione dei Dollari dei Cittadini e delle Aziende USA in una moneta elettronica chiamata e-Dollar (circolante solo negli USA), mettendo i precedenti Dollari in un conto bancario, a servizio dei rapporti con l’Estero.

2° . Istituzione di una Imposta Monetaria Unica dell’8% annuo da applicare sulla Massa Monetaria di e-Dollars – senza scarico sui prezzi - da depositare in un Conto Bancario da cui prelevare sia i Redditi di Cittadinanza mensili - da versare in Conti di Cittadinanza - sia per le Spese Pubbliche degli USA,

3° - Totale Detassazione del Settore Produttivo e di Consumo USA da ogni Imposizione Statale (Fiscale e Previdenziale), ottenendo con ciò il dimezzamento dei prezzi dei prodotti interni.

* * *

Con l’attuazione dei precedenti 3 paragrafi, i Cittadini USA integrerebbero i loro precedenti ricavi, riprendendo i pagamenti dei loro debiti ( mutui e carte di credito), rinsanguando i conti delle Banche in difficoltà, con ripresa dei finanziamenti per lo sviluppo.

Inoltre la Detassazione porterà al dimezzamento dei Costi di Produzione, rendendo internazionalmente competitiva l’Economia Usa, inducendo inoltre le altre Economie ad imitarli nell’attuazione della Riforma descritta.

L’essenziale di tale Riforma consiste nel dare la precedenza alla Sicurezza Economica dei Cittadini, cioè alla Solidarietà Sociale, resa possibile dall’alta produttività della moderna Produzione Industriale largamente automatizzata.

Con ciò scompaiono le cause che hanno portato alle delocalizzazioni.

L’adeguamento annuale dell’ammontare del Reddito di Cittadinanza in funzione dell’andamento della Bilancia Commerciale, porta automaticamente a che ciascuna Comunità Sociale ripartisca prioritariamente il benessere prodotto ai propri Cittadini.

Si creeranno così delle Comunità Monetarie a diverso livello di sviluppo, con spinte emulative per la crescita di ciascuna Comunità.

I rapporti di cambio delle monete saranno tali che non consentano scambi svantaggiosi per le singole Comunità.

Vi saranno delle Comunità dotate di Risorse Naturali ed altre che suppliranno alla mancanza di Risorse Naturali sviluppando il settore della ricerca, del turismo ecc.

Nei rapporti internazionali il benessere di una Comunità non sarà realizzato a scapito di altre Comunità, ma dipenderà dal proprio sviluppo culturale.

La Solidarietà goduta, per l’esistenza del Reddito di Cittadinanza, si estenderà ai rapporti tra le varie Comunità, nelle forme che di volta in volta verranno poste in essere, nel rispetto delle reciproche convenienze.

 

Nicolò Giuseppe Bellia

Tarquinia, 1° ottobre 2008

 

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LA RIFORMA ANTROPOCRATICA
 


L’Inflazione è la causa della crisi sociale del Mondo

La Riforma Antropocratica consiste nello spostamento dei Prelievi Statali (fiscali e previdenziali – causa dell’inflazione) dal settore economico alla Massa Monetaria (moneta tutta elettronica) attraverso una Imposta Monetaria Unica annua ( intorno all’8%), per le Spese Pubbliche e per il Reddito di Cittadinanza Universale.

Tale riforma produrrà i seguenti effetti

1° - Dimezzamento iniziale dei prezzi dei prodotti di mercato e conseguente raddoppio del potere d’acquisto del denaro (entrate delle famiglie e capitali monetari).

2° - Dimezzamento del costo della Spesa Pubblica.

3° - Stabilizzazione dei prezzi e scomparsa dell’inflazione - dato che la fiscalità monetaria non si scarica sui prezzi - (l’inflazione reale nei lunghi periodi, si aggira sull’8% annuo).

In tale contesto il Reddito di Cittadinanza potrà essere di 250 euro mensili, corrispondenti a 500 euro prima della riforma.

In Italia l’ammontare mensile versato ai Cittadini come Reddito di Cittadinanza sarà di 15 miliardi di euro e l’ammontare per le Spese Pubbliche – dimezzate - sarà di circa 450 euro mensili pro capite, per un ammontare mensile di 27 miliardi di euro.

Si avrà così una spesa mensile di 42 miliardi di euro, pari a 504 miliardi annui di euro.

Su una Massa monetaria di circa 6 mila miliardi di euro, tale spesa comporterà una imposta monetaria unica dell’8,4% annuo.

L’andamento della Bilancia Commerciale determinerà l’innalzamento o la riduzione dell’ammontare mensile del Reddito di Cittadinanza, a seconda se il saldo di tale Bilancia sarà attivo o passivo.

Ciò eviterà il pericolo che i Cittadini possano adagiarsi su una vita basata sul solo Reddito di Cittadinanza.

Con il tempo si perverrà ad accordi internazionali per la fissazione dei limiti entro cui i Redditi di Cittadinanza potranno oscillare.

I Redditi di Cittadinanza costituiranno salvaguardia per coloro che sono fuori del mondo del lavoro e permetteranno, a chi potrà, di prepararsi per entrare in tale mondo con una attività soddisfacente – corrispondente alle proprie vocazioni - .

Chi non potrà, per inabilità fisiche o psichiche, non sarà, di conseguenza, totalmente a carico delle famiglie, ma disporrà del Reddito di Cittadinanza.

Con ciò una Comunità Sociale sarà basata sulla Solidarietà e farà partecipare tutti i suoi componenti al benessere creato dalla tecnologia e dal lavoro.

Il prelievo costante dalla Massa Monetaria e il versamento dei Redditi di Cittadinanza e delle Spese Pubbliche, stabilizzeranno l’ammontare della Massa Monetaria sulla base dei due parametri: Reddito di Cittadinanza e Imposta Monetaria Unica.

Tale riforma farà sì che ciascun Cittadino possa dedicare la propria attività non solo al lavoro materiale, ma anche a soddisfare le proprie istanze interiori, nel cammino della propria evoluzione culturale.

La felicità dipende dall’equilibrio tra benessere materiale e spirituale e tale equilibrio può essere creato soltanto dalle libere scelte di ogni individuo.

Il dolore può degenerare in disperazione e violenza oppure evolvere in capacità di Amore, a seconda che l’Essere Umano disponga di tempo per comprenderlo e governarlo

 

Nicolò Giuseppe Bellia

Tarquinia, 20 settembre 2008

www.bellia.info

www.bellia2.com

 

ASSE FISCALE - DALLE PERSONE AL DENARO
 


L’attuale crisi finanziaria dell’Occidente è causata dall’Inflazione, che, a sua volta. è causata dalle Imposizioni Statali, che si scaricano sui prezzi.

L’Europa potrà salvare se stessa e il mondo dagli effetti disastrosi dell’Inflazione se  raccomanderà ai suoi 27 Stati di adottare la Detassazione dei propri Settori Produttivi e di reperire le risorse monetarie per le Spese Pubbliche, attraverso un’Imposta Monetaria Unica annuale del 7% (che non si scarica sui prezzi e quindi non genera Inflazione) sulle rispettive Masse Monetarie.

Rapportiamo tale raccomandazione all’Italia ed esaminiamo cosa ne deriva.

Togliendo dal Settore Economico tutte le Imposizioni Statali (fiscali e previdenziali) si ottiene immediatamente il dimezzamento dei prezzi di mercato e quindi il raddoppio del potere di acquisto del denaro in generale e di quello delle famiglie in particolare.

Parimenti l’ammontare delle Spese Pubbliche si dimezzerà assestandosi a circa 300 miliardi di euro, cui occorre aggiungere i circa 100 miliardi di euro di interessi del Debito Pubblico.

La Massa Monetaria va convertita in moneta elettronica.

Applicando l’Imposta annua del 7% sulla Massa Monetaria elettronica di 6 mila miliardi di euro, otteniamo un gettito di 420 miliardi, con un avanzo di 20 miliardi.

A questo punto si può procedere alla istituzione del Reddito di Cittadinanza Universale.

In regime di prezzi dimezzati si può considerare accettabile un Reddito di Cittadinanza di 250 euro mensili, pari a 3 mila euro annui ed a 180 miliardi di euro complessivi, per i 60 milioni di Cittadini Italiani.

Per ottenere ciò si potrà autorizzare ciascuno Stato ad emettere mensilmente moneta elettronica, per fornire il Reddito di Cittadinanza ai propri Cittadini a copertura della differenza mancante.

Con ciò la Massa Monetaria crescerà annualmente fino a stabilizzarsi su un livello tale che l’imposizione del 7% annuo diverrà sufficiente a coprire sia le Spese Pubbliche, sia il Reddito di Cittadinanza.

Con ciò avremo il raddoppio del potere di acquisto dei redditi da lavoro, con un ulteriore incremento mensile di 250 euro.

Ciò avvierà immediatamente i consumi rivitalizzando le Aziende che inizialmente assesteranno i nuovi prezzi su giusti livelli ed adegueranno immediatamente le offerte di beni alle cresciute richieste.

I Cittadini, con il Reddito di Cittadinanza, potranno partecipare alla vita sociale su base vocazionale e non sotto il solo stimolo dei bisogni.

Con ciò cesserà il regime dei contratti collettivi e ciascuno contratterà individualmente secondo propria convenienza.

L’alta produttività dovuta al sempre crescente impiego delle Macchine nei processi produttivi, richiederà sempre più mobilità e ciò avverrà sotto l’ombrello del Reddito di Cittadinanza.

Il ministro Giulio Tremonti nel suo libro:LA PAURA E LA SPERANZA – pag. 107 scrive:

e)                  spostamento dell'asse del prelievo fiscale, dalle persone alle cose.

Pur vivendo nell'età del consumismo, continuiamo a pagare le imposte personali, le imposte dell'idealismo. Si può (e si deve) dunque spostare l'asse del prelievo fiscale dalle persone alle cose: solo in questo modo, infatti, i sistemi fiscali possono reggere nell'età della globalizzazione. Questa filosofia politica (Tremonti e Vitaletti, La fiera delle tasse, citato) è diventata ormai sempre più necessaria, ma è possibile solo su scala e nella dimensione europea;

Spero che il Ministro intenda per “cose” il denaro che risulta ottimale a fini fiscali.

 

Nicolò Giuseppe Bellia – www.bellia.com 

Tarquinia, 29 luglio 2008

 

 

Cosa vuole l’Antropocrazia?

Passare dalla Fiscalità Reddituale alla Fiscalità Monetaria.
Istituire il Reddito di Cittadinanza Universale.

L’inflazione:

É il mostro che erode il potere d’acquisto degli stipendi.
Ogni anno distrugge 390 miliardi di euro del potere della Massa Monetaria.

 Le cause:

Le imposizioni statali - fiscali e previdenziali - sul settore economico.

Le soluzioni:

Detassazione totale del settore economico.
Sostituzione della moneta cartacea con la moneta elettronica.
Imposta Monetaria Unica annua dell'8% sulla Massa Monetaria priva di inflazione.
(Mensilmente lo 0,66% del saldo dei conti bancari alimenta le Spese Pubbliche e i Redditi di Cittadinanza dei Cittadini.)

 Cosa puoi fare?

Rifletti sui pensieri dell’Antropocrazia e diffondili.


LE SOLUZIONI
 


Detassazione totale del settore economico.

Detassando Produzione e Consumo si ottiene il dimezzamento dei prezzi dei prodotti di mercato, raddoppiando il potere di acquisto dei ricavi monetari, facendo uscire le famiglie italiane dall’indigenza e riavviando i consumi.

Sostituzione della moneta cartacea con moneta elettronica.

Tale sostituzione, auspicata dall’Associazione Bancaria Italiana, consente di avere tutte le somme che compongono la Massa Monetaria, in una contabilità generale elettronica per i prelievi della fiscalità monetaria.

Imposta Monetaria Unica mensile dello 0,66% sulla Massa Monetaria.

Tale imposta applicata su una Massa Monetaria esente da inflazione, consente di fare fronte alle Spese Pubbliche e ad istituire il Reddito di Cittadinanza Universale.

Al valore attuale dell’euro, il Reddito di Cittadinanza  mensile di 500 euro, corrisponde una cifra mensile di 250 euro tenuto conto del dimezzamento dei prezzi generato dalla detassazione.

Per una popolazione di 60 milioni, occorre mensilmente la somma di 15 miliardi di Euro per il Reddito di Cittadinanza.

Per una Spesa Pubblica annuale di 600 miliardi di euro di cui è prevedibile il dimezzamento per la detassazione di cui sopra, abbiamo una necessità mensile di 25 miliardi di euro, che, sommati ai 15 miliardi per il Reddito di Cittadinanza prima calcolati, otteniamo un’esigenza monetaria mensile di 40 miliardi di euro, corrispondente ad un’imposta monetaria unica dello 0,66% mensile della Massa Monetaria di 6 mila miliardi di euro.

Cioè mensilmente lo 0,66% del saldo dei conti bancari è sufficiente ad alimentare le Spese Pubbliche e i Redditi di Cittadinanza dei Cittadini.

Con tale riforma non sarà più possibile l’inflazione e vi saranno quindi prezzi stabili, in regime di sicurezza economica di base.

 

Nicolò Giuseppe  Bellia

Tarquinia, 8 giugno2008

 

DIFFUSIONE DELL'ANTROPOCRAZIA
 

Un’inflazione reale italiana del 6,50 % annuo, provoca i seguenti effetti:

-          rende insufficienti per le famiglie, in pochi anni, i ricavi da lavoro;

-          distrugge annualmente 390 miliardi di euro del potere di acquisto della Massa Monetaria.

Il rimedio consiste nel passaggio dalla fiscalità reddituale a quella monetaria.

La totale detassazione del settore produttivo e di consumo produrrà il dimezzamento dei prezzi di mercato:

- con il raddoppio del potere di acquisto dei ricavi da lavoro.

-  con un incremento del potere di acquisto della Massa Monetaria di ben 6 mila miliardi di euro, pari a 9 anni di Spese Pubbliche dello Stato.

L’evidenza e l’entità delle cifre sopra esposte portano alla necessità della istituzione di un’Imposta Monetaria Unica del 6% annuo sulla Massa Monetaria, capace di fornire il necessario per le Spese Pubbliche e per il Reddito di Cittadinanza Universale, senza scaricarsi sui prezzi di mercato.

Con la sicurezza di base fornita dal Reddito di Cittadinanza Universale, sarà facile razionalizzare le strutture pubbliche e quelle produttive, innescando un processo di benefica riduzione dei prezzi, anche a seguito del progresso scientifico e tecnologico.

La riforma sopra delineata sarà facilmente attuabile sopo la trasformazione della moneta cartacea in moneta elettronica.

Per approfondimenti: www.bellia.com

 

Nicolò Giuseppe Bellia

Tarquinia, 5 giugno 2008

 

COMUNITA' MONETARIA
 

 

La moneta elettronica, rispetto a quella cartacea, ha il vantaggio di non essere falsificabile né trafugabile; infatti essa ha valore solo all’interno di una contabilità generale elettronica.

Il controllo continuo della costanza dell’ammontare della Massa Monetaria garantisce, in modo certo, da manomissioni fraudolente.

Da ogni conto il denaro può essere prelevato solo dal titolare e inviato ad altri conti.

La riforma fiscale consisterà nella totale detassazione del settore produttivo e  instituendo, in cambio, un’imposta monetaria unica aggirantesi sul 6% annuo, sul capitale monetario di ciacun Cittadino, (corrispondente a quanto perduto precedentemente per inflazione).

Con la detassazione del settore produttivo si avrà una forte riduzione dei costi di produzione che porterà almeno ad un dimezzamento dei prezzi, generando una grande crescita del benessere sociale e della sicurezza economica di base.

Con ciò è possibile fare fronte alle Spese Pubbliche e al Reddito di Cittadinanza Universale.

Con tale riforma sarà possibile adeguare finalmente il sistema fiscale italiano a quanto previsto dall’art. 53 della Costituzione Italiana che dice:

Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Cioè alla loro disponibilità di denaro.

Il sistema tributario è informato a criteri di progressività. I conti fino a 100.000 euro ricevono, come Reddito di Cittadinanza, più della decurtazione fiscale.

Si potrà così anche avviare la razionalizzazione della Struttura Statale, eliminando tutti quei posti di lavoro privi di utilità, lasciando del personale disponibile per lavori utili..

Sarà possibile anche, nel settore privato, sostituire la contrattazione collettiva con quella individuale, consentendo alle Aziende di eliminare gli esuberi, sulla via della riduzione dei costi di produzione, anche con apporti tecnologici.

Può nascere così una orgaizzazione sociale basata sulla solidarietà di base.

La struttura economica va lasciata alla iniziativa e alla gestione degli Imprenditori, favorendo la nascita di sempre nuove Aziende, capaci di trasformare la creatività umana in beni desiderati e scelti dal Mercato.

Con l’esistenza del Reddito di Cittadinanza è possibile consentire che le Aziende che sono andate fuori mercato vengano chiuse rapidamente per non distruggere risorse umane ed economiche.

La Struttura Giuridica ha la funzione di consentire un’armonica convivenza tra gli Esseri Umani fornendo le necessarie tutele previste dalle leggi.

Nella vita sociale vi è una sfera in cui fluisce il lavoro di coloro che si dedicano ad elaborazioni immateriali nascenti dalle vocazioni individuali.

È la sfera in cui nascono i prodotti dell’arte, della scienza, della filosofia cui si rivolgono gli Esseri Umani, sulla via della crescita dell’autocoscienza, per acquistarne i prodotti.

Fa parte di tale sfera anche il settore dell’insegnamento cui si rivolgono i genitori per lo sviluppo culturale dei propri figli, pagandone le prestazioni.

Le personalità dirigenti del settore economico e di quello giuridico, traggono dalla sfera culturale le Idee che poi fanno fluire nelle loro professioni.

La sfera economica provvede a produrre quanto necessario alla conservazione e sviluppo della vita materiale.

La sfera giuridica provvede a fornire quanto necessario al godimento della sicurezza giuridica, essenziale per una soddisfacente vita sociale dei Cittadini.

La sfera culturale fornisce tutti gli stimoli alla creatività umana operante nella vita sociale.

 

Nicolò Giuseppe Bellia

Tarquinia, 29 maggio 2008            www.bellia.com

 

DENARO IMMATERIALE
 

                              Lettera spedita a Deputati e Senatori:

Signori Onorevoli.
 
Alla presente allego un breve studio intitolato DENARO IMMATERIALE sul modo di eliminare l'Inflazione che è la causa prima di tutti i mali sociali.
La causa dell'Inflazione è la fiscalità reddituale, che si scarica sui prezzi.
Essa può essere eliminata spostando il prelievo fiscale sulla Massa monetaria con l'istituzione di una Imposta Monetaria Unica del 6% annuo, capace di coprire le Spese Pubbliche ed il fabbisogno per il Reddito di Cittadinanza Universale.
Inizialmente il potere di acquisto della Massa Monetaria raddoppierà, per la riduzione
dei prezzi, derivante dalla detassazione del settore produttivo, e successiva automatica stabilizzazione di tale Massa.
 
Prossimamente l'elaborato verrà inviato a 200 mila Cittadini Italiani.
Il fine è quello di avviare una riflessione allargata sui mali del nostro Paese.
 
Per approfondimenti www.bellia.com .
 
Cordiali saluti, Nicolò Giuseppe Bellia


                      DENARO IMMATERIALE

L’Associazione Bancaria Italiana auspica la sostituzione della moneta cartacea con quella elettronica, aprendo delle prospettive storiche estremamente importanti.

La smaterializzazione monetaria renderà inoccultabile il denaro.

Con tale Riforma in futuro non saranno più possibili furti monetari giacché tutto il denaro esistente sarà in rete ed utilizzabile solo elettronicamente, ma mai asportabile dalla rete.

La sparizione del denaro cartaceo toglierà ai ladri l’oggetto della loro attività.

Ciò per quanto riguarda la finalità perseguita dall’Associazione Bancaria Italiana.

La gestione elettronica globale della ricchezza monetaria renderà possibile lo spostamento dei prelievi statali dal settore economico a quello monetario.

In passato ciò non è stato mai possibile in quanto l’occultabilità dei segni monetari impediva il prelevamento forzoso del fabbisogno statale e si è dovuto ripiegare verso la farraginosa fiscalità reddituale poiché le attività economiche non erano facilmente occultabili.

La conseguenza di tale tipo di fiscalità è stato, da sempre, lo scarico dei prelievi sui prezzi, con conseguente costante svalutazione della Massa Monetaria (inflazione).

Inizialmente le Banche con il signoraggio recuperavano gli effetti dell’inflazione e quindi hanno assecondato gli Stati nelle loro continue richieste di prestiti, con creazione a proprio favore di denaro dal nulla, gravato di interessi. (Debiti Pubblici).

Con il crescere della dimensione del Mercato Economico Globale le perdite per inflazione hanno superato, per la Banche, i guadagni da signoraggio, tanto che recentemente si è assistito a fallimenti bancari o a salvataggi in extremis.

Con la moneta aurea, era comprensibile che le Banche concedessero agli Stati prestiti a rischio, gravati da interessi; ma con il crescere delle attività industriali l’insufficienza della quantità dell’oro, ha fatto sempre più spostare la creazione monetaria verso i segni cartacei, solo che il beneficio di tali creazioni, a costo nullo, restava alle Banche (signoraggio).

Oggi vediamo crescere l’inflazione in maniera irrefrenabile, con dànno, da una parte, del potere di acquisto dei Cittadini e dall’altro, della perdita di valore della ricchezza monetaria.

Lo spostamento del prelievo fiscale, dal Settore Economico alla Massa Monetaria è il solo rimedio capace di eliminare l’inflazione e il signoraggio; consentire, con beneficio di tutti, l’avvio di uno sviluppo economico adeguato all’attuale progredita civiltà industriale, con un iniziale forte recupero di valore monetario, per l’abbassamento dei costi della produzione defiscalizzata.

Inoltre, la crescente mancanza di posti di lavoro, derivata prevalentemente dall’introduzione fisiologica di macchine nei processi produttivi, per fini di concorrenza, crea l’altra fonte di grande sofferenza sociale:  la disoccupazione.

L’inurbamento progressivo ha reso la vita degli Esseri Umani dipendente dal denaro.

L’aver legato alla aleatorietà dei posti di lavoro la sopravvivenza dei Cittadini è un assurdo etico-sociale cui si può porre rimedio solo attraverso l’istituzione del Reddito di Cittadinanza Universale, capace di consentire a tutti, quale che sia la situazione soggettiva, una dignitosa sopravvivenza, dato che la produzione agricola e industriale è da gran tempo esuberante.

L’imposta Monetaria Unica - 6% annuo al posto dell’inflazione - è idonea a sopportare non solo il peso delle Spese Pubbliche, ma anche gli oneri per il Reddito di Cittadinanza Universale.

Con l’introduzione del Reddito di Cittadinanza Universale sarà possibile eliminare tutte le attuali irrazionalità delle strutture statali, nonché le sovrabbondanze burocratiche.

Ciò farà sì che il costo della Macchina Statale si ridurrà rapidamente, tenuto conto che le eliminazioni degli esuberi, sia dal settore pubblico che da quello privato, troverà un valido ammortizzatore nel Reddito di Cittadinanza Universale che consentirà orientamenti lavorativi razionali e socialmente utili.

La saggezza dei Governanti futuri dovrà far vivere i Cittadini nella stabilità e nella ricchezza monetaria, mantenendo l’equilibrio tra le esportazioni e le importazioni: sfruttando appieno il progresso scientifico e tecnologico.

 

Nicolò Giuseppe Bellia   ( www.bellia.com ) - Tarquinia, 23 maggio 2008

 

IMPOSIZIONI STATALI
 

 

Le organizzazioni statali necessitano di denaro per le Spese Pubbliche.

Tale denaro viene reperito con le imposizioni fiscali, previdenziali e simili, sulle Aziende e sui Cittadini.

Con ciò i prezzi dei prodotti vengono accresciuti a seguito di tali oneri, creando inflazione.

L’inflazione erode il potere di acquisto del denaro sia dei poveri che dei ricchi.

I lavoratori subordinati vedono il loro salario depauperato dall’inflazione e sono costretti a continue rivendicazioni.

Gli adeguamenti salariali così ottenuti concorrono a loro volta alla crescita dell’inflazione, vanificando i benefici ottenuti.

Qui sta l’origine del malessere delle classi lavoratrici.

A tale sofferenza va aggiunta quella della insicurezza di trovare lavoro, dipendente dall’alea del mercato.

Se i prelievi statali invece che sulla produzione e sul consumo fossero stati scaricati sulla Massa Monetaria non avrebbero inciso sulla crescita dei prezzi che, anzi, sarebbero stati decrescenti a seguito del progresso scientifico e tecnologico.

Ciò non è stato tecnicamente possibile giacché la ricchezza monetaria era occultabile e quindi inaccessibile al prelievo statale diretto.

Oggi con la prospettiva del denaro integralmente elettronico è possibile pensare di avere disponibile l’intera Massa Monetaria in rete, per i prelievi statali.

Con una Imposta Monetaria Unica del 6% annuo, al posto dell’inflazione, sarà possibili far fronte alle Spese Pubbliche e al Reddito di Cittadinanza Universale, liberando i cittadini dalle ansie dell’insicurezza economica.

I dati numerici di tale riforma sono già stati forniti nei precedenti scritti.

Qui si vuole mettere in evidenza da un lato l’impossibilità del passato di fare tale riforma, a causa della materialità monetaria (metallica e cartacea), e dall’altro l’impossibilità della creazione di un sistema valido di sicurezza economica.

La piena occupazione è stata sempre una chimera che, anche se talvolta è stata sfiorata, subito dopo, la necessità di ridurre i costi di produzione provocava il ricorso all’impiego di macchine e quindi all’espulsione della più costosa manodopera.

I lavoratori si sono sempre trovati di fronte a due prospettive: quella di salari in costante erosione, per inflazione, e quella di insufficienza di disponibilità di posti di lavoro per l’introduzione sempre crescente delle macchine nei processi produttivi.

Occorre uscire fuori  da tale tenaglia ed impiegare la ricchezza monetaria e lo sviluppo industriale, per produrre ricchezza a beneficio degli Esseri Umani, lasciando loro la scelta del modo di partecipare alla vita sociale.

La sovrabbondanza produttiva e monetaria faranno sì che con il lavoro di quelli che ne avranno la vocazione, con l’impiego delle macchine e dell’energia fornita dalla Natura, sarà possibile dare a tutti il necessario di base, lasciando spazio alla libera creatività umana per produrre ricchezza all’infinito.

Ciò si otterrà quando le Imposizioni Statali verranno trasferite dalla Produzione e dal Consumo alla Massa Monetaria Elettronica.

Con ciò il potere d’acquisto di tale Massa resterà costante, facendo venire meno la necessità del ricorso ad emissioni bancarie creatrici di Debito Pubblico, gravato da interessi.

 

Nicolò Giuseppe Bellia

Tarquinia, 19 maggio 2008

 

PREZZO DEL PETROLIO
 

 

Perché i Produttori di petrolio lo vendono?

Evidentemente per ricavare del denaro per acquistare altri prodotti esteri.

Se i prezzi dei prodotti, in tutto il Mondo, crescono a causa dell’inflazione, ai produttori di Petrolio non rimane altro che aumentarne il prezzo.

Tale aumento a sua volta incrementa ulteriormente i prezzi di mercato mondiali con incidenza sull’ulteriore crescita del prezzo del petrolio.

Purtroppo tale rincorsa diabolica non si arresterà finché non si arriverà a capire la causa dell’inflazione e si provvederà di conseguenza.

Qualche anno fa i Sindacati hanno capito che la scala mobile generava inflazione e (soli) hanno rinunciato a tale tipo di adeguamento, ma le incidenze dei prelievi statali sui prezzi hanno continuato a galoppare, facendo crescere ineluttabilmente la povertà.

Per salvare il Mondo dalla catastrofe - certa - occorre detassare le Produzioni ed i Consumi - eliminando la vera causa dell’inflazione - e passare all’Imposta Monetaria Unica del 6% annuo, sulla Massa Monetaria, con forte rivalutazione monetaria iniziale e successiva stabilizzazione.

I prelievi dalla Massa Monetaria non si scaricano sui prezzi e quindi non generano inflazione.

Poiché i vari stati possiedono delle rilevati Masse Monetarie, create nel tempo attraverso il signoraggio, se viene eliminata la causa della crescita dei prezzi, facendo circolare tali Masse si riuscirà a soddisfare le esigenze finanziarie del Mercato, in una condizione di Masse Monetarie a potere d’acquisto stabile.

Senza inflazione l’ammontare delle Masse Monetarie dei vari Stati, raddoppierà inizialmente, a seguito della detassazione e poi resterà a valore stabile, in quantità sufficiente per consentire la copertura delle Spese Pubbliche e del Reddito di Cittadinanza Universale.

Il prelievo annuale della Imposta Monetaria Unica corrisponde a quello che prima della riforma si è sempre perduto per inflazione.

Se in qualche modo il Mondo è andato avanti nell’attuale situazione è facile immaginare quello che accadrà in un Mondo senza inflazione.

In un Mondo con la Fiscalità Monetaria – che non si scarica sui costi di produzione - i Prezzi di Mercato tenderanno alla costante diminuzione, per il progresso tecnologico e scientifico, e quindi alla rivalutazione monetaria.

In un Mondo con il Reddito di Cittadinanza Universale, ogni nuova Azienda può nascere a condizione di fornire prodotti competitivi, per qualità e prezzo, favorendo la diminuzione dei Prezzi di Mercato, tenendo sempre più lontana l’inflazione.

L’alta produttività derivante dal sempre crescente impiego delle Macchine, rende possibile la costruzione di un Mondo ricco.

La Sicurezza Economica disincentiva ogni forma di delinquenza in quanto ciascun Essere Umano sentirà di avere molto da perdere sulla via delle trasgressioni e molto da guadagnare sulla retta via.

In un Mondo con abbondanza di Beni, le iniziative culturali stimoleranno gli Esseri Umani in senso positivo, facendo scoprire sempre più le vere fonti della felicità.

In un Mondo di prezzi stabili, chi volesse unilateralmente e immotivatamente aumentare il prezzo di un prodotto di esportazione, provocherà una reazione su tutti gli altri prodotti, che neutralizzerà gli effetti dell’anomalo incremento, dimostrando la non convenienza di tali aumenti estemporanei.

 

Nicolò Giuseppe Bellia ( www.bellia.com )

Tarquinia 11 maggio 2008

 

MONETA PARALLELA
 

 

In uno Stato in cui in poco tempo i prezzi raddoppiano (come è avvenuto in Italia con l’entrata dell’Euro) si hanno le seguenti conseguenze:

1. I cittadini non riescono più a coprire le spese familiari per il raddoppio dei prezzi e non degli introiti.

2. La Massa Monetaria italiana di 6 mila miliardi di Euro ha perduto il 50% del suo potere di acquisto cioè ben 3 mila miliardi di Euro.

L’unico rimedio pensabile è quello di istituire una moneta parallela chiamata Eurolire circolante nel mercato italiano, ottenuta dal cambio di 2 Eurolire per ogni Euro.

Con tale cambio gli Euro costituiranno riserva monetaria, da utilizzare nei rapporti commerciali con l’estero, e saranno tenuti in uno dei conti in cui affluiranno anche i ricavi delle valute delle esportazioni.

Con ciò si avranno nel mercato 12 mila miliardi di Eurolire con lo stesso potere di acquisto della Massa Monetaria prima del raddoppio dei prezzi.

Applicando alle Eurolire l’Imposta Monetaria Unica dell’8,75% si avrà una disponibilità annua di 1.050 miliardi di Eurolire idonea a coprire le Uscite Pubbliche annue di 690 miliardi di Eurolire ed il Reddito di Cittadinanza annuo degli Italiani di 360 miliardi di Eurolire (500 Eurolire mensili per tutti).

Con gli interventi di cui sopra avremo che i detentori di capitali monetari, penalizzati pesantemente dall’inflazione, vengono risarciti delle perdite e vedono ripristinata la propria precedente ricchezza monetaria..

Inoltre il Reddito di Cittadinanza Universale di 500 Eurolire mensili, per ciascun Cittadino,che va ad aggiungersi agli altri ricavi, fa sì che venga eliminata la possibilità di non riuscire a far fronte alle esigenze di sopravvivenza.

Ai fatti di cui sopra va aggiunta la prospettiva che la totale detassazione del settore economico (produzione e consumo) porterà immediatamente al dimezzamento dei prezzi di mercato in quanto non vi saranno più gli oneri fiscali e quelli previdenziali che prima si scaricavano pesantemente sui prezzi.

La libera concorrenza farà sì che la riduzione dei prezzi si svilupperà con certezza fino al raggiungimento di valori fisiologici, tenuto conto anche delle convenienze delle Aziende che potranno contrattare liberamente con i dipendenti..

Ristabilito un nuovo equilibrio sui prezzi si apre la prospettiva dell’avvio di una ulteriore lenta riduzione dei prezzi dovuta alla razionalizzazione delle produzioni, a seguito anche di innovazioni tecnologiche e scientifiche, con conseguente aumento del potere di acquisto delle Eurolire.

Se si presenteranno aumenti rilevanti di costi delle materie essenziali di importazione che faranno lievitare i prezzi, si procederà a compensative emissioni di Eurolire e dare quindi il tempo alle aziende nazionali di recuperare lo sbilancio sia incrementando il rendimento da Turismo o per innovazioni tecnologiche italiane.

L’abbondanza di Eurolire permetterà il finanziamento delle aziende operanti in Italia e soprattutto consentirà la ripresa del settore edilizio per produrre gli alloggi a copertura delle esigenze dei cittadini.

La via descritta tiene conto della nostra appartenenza alla Comunità Economica Europea e quindi non va a chiedere nuove emissioni monetarie a debito (signoraggio).

Occorre mettere in evidenza che il progetto di cui sopra nasce dal desiderio di creare per i Cittadini condizioni economiche soddisfacenti e quindi usando le Istituzioni al loro servizio e non viceversa.

Chi potrà impedire ad uno Stato Sovrano di organizzare al proprio interno una circolazione monetaria nazionale parallela per favorire lo sviluppo economico?

Tutti i progetti diversi dalla linea sopra esposta si riveleranno, se attuati, insufficienti a ristabilire condizioni di vivibilità.

Chi, ad esempio, si illude che chiudendo gli enti inutili o abolendo sprechi vari si possa raggiungere qualcosa di positivo non tiene conto che tutti gli sprechi vengono utilizzati per far vivere famiglie e se tali fonti venissero eliminate si metterebbero sul lastrico molti Cittadini.

 

Nicolò Giuseppe Bellia

Tarquinia, 6 aprile 2008

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INFLAZIONE
 

 

Maurizio Blondet scrive:

Resta anche la definizione, scolastica, lapalissiana: «L’inflazione è sempre e dovunque determinata dalla crescita della quantità di moneta più rapida dell’aumento della quantità di beni e servizi acquistabili, cioè del reddito reale».

Prendiamola per buona.

 

Se il contenuto della definizione corrispondesse a verità, dovrebbe essere possibile ridurre l’inflazione facendo decrescere la quantità della moneta.

L’inflazione deriva dalla crescita dei prezzi.

I prezzi crescono quando crescono i costi di produzione e viceversa.

I prezzi dei prodotti cinesi e indiani sono bassi perché  in quei paesi è basso il costo della manodopera.

I costi di produzione si compongono di costi industriali (materiali e manodopera), costi fiscali e utili sperati.

Il costo puro di un prodotto è dato dal costo delle ,materie prime, dal costo del personale senza oneri previdenziali e dagli utili sperati.

Circola l’informazione che gli oneri fiscali incidono per il 46% sul PIL.

Non ho il dato relativo all’incidenza percentuale degli oneri previdenziali sul PIL.

Se venissero tolte queste incidenze i prezzi scenderebbero molto al di sotto del 50% di quelli attuali.

Immaginiamo di togliere dai prodotti italiani le incidenze fiscali e previdenziali.

Ne conseguirebbe un immediato raddoppio del potere di acquisto della Massa Monetaria e la scomparsa definitiva dell’inflazione.

Da ciò deriva che i detentori di capitale monetario avrebbero convenienza a prendere a proprio carico (Imposta Monetaria Unica) tutti gli oneri per spese pubbliche e previdenziali, (di ammontare inferiore a quanto annualmente si è perduto per inflazione) restando a loro vantaggio il raddoppio del proprio precedente capitale monetario.

Sarà anche possibile prendere a proprio carico gli oneri per il Reddito di Cittadinanza Universale.

Tutto ciò è facilmente dimostrabile con semplici calcoli.

Tale riforma non danneggerebbe nessuno e recherebbe vantaggi a tutti.

È pensabile che la cultura sociale mondiale, prima o poi, si orienterà in tale direzione, quando si saranno verificati i disastri finanziari connessi all’attuale logica fiscale e previdenziale.

Attualmente l’inflazione riduce annualmente il potere di acquisto della Massa Monetaria di oltre il 6% e non vi è la possibilità di reintegrare tali perdite giacché le emissioni da signoraggio creerebbero l’aumento dei debiti pubblici oltre i parametri consentiti dagli accordi di Maastricht.

Con la attuale logica l’economia mondiale è destinata a patire le gravi conseguenze della scarsa liquidità determinata dall’inflazione.

Tutte le immissioni straordinarie di liquidità delle Banche Centrali, porteranno i Debiti Pubblici a valori insostenibili e che, a loro volta, incideranno sempre più negativamente sul fenomeno di base che ha generato l’inflazione.

Le decisioni per evitare il tracollo rientrano nei poteri della Politica.

L’emissione monetaria diretta da parte degli Stati risolverebbe nell’immediato il problema, ma condurrebbe ad una babele monetaria mondiale in cui ciascuno Stato porterebbe avanti esigenze nazionali a scapito della Comunità Mondiale.

 

Nicolò Giuseppe Bellia

Tarquinia, 24 marzo 2008

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LOGICA MONETARIA
 

 

L’inflazione è prodotta dall’aumento dei prezzi dei beni di mercato.

I prezzi nascono dai costi.

Più della metà dei costi sono formati dalle imposizioni pubbliche (previdenziali, fiscali e burocratiche).

L’inflazione ha finora distrutto mediamente il 6% annuo della massa monetaria, costringendo a richieste di emissioni (signoraggio), con incremento del debito pubblico e relativi interessi.

Della stessa percentuale annua viene ridotto il potere di acquisto dei ricavi dei Cittadini, ora non più compensati dalla scala mobile.

Per evitare il collasso economico occorre spostare le imposizioni pubbliche dal settore economico (dove ogni onere si scarica sui prezzi), sulla Massa Monetaria, senza scarico sui prezzi.

Con la sterilizzazione dell’inflazione, la Massa Monetaria può sopportare un onere del 6% annuo (per le Spese Pubbliche e per il Reddito di Cittadinanza), come la precedente inflazione, ma dopo avere incassato il raddoppio del proprio potere di acquisto susseguente alla riduzione dei prezzi di mercato del 50%.

La Riforma prevederà una nuova moneta circolante all’interno il cui valore sarà doppio rispetto all’euro.

Per i rapporti con l’estero verranno utilizzati gli euro ottenuti dal cambio monetario.

In un quadro sociale senza inflazione e con il Reddito di Cittadinanza, si avvia un forte sviluppo industriale a seguito di libere razionalizzazioni, non ostacolate da rivendicazioni sindacali.

Tale dinamica porterà ad una costante riduzione dei prezzi con conseguente benessere dei Cittadini nonché l’aumento del potere di acquisto del denaro.

Con ciò sarà possibile non solo estinguere subito il Debito Pubblico, ma non sarà più necessario ricorrere al Signoraggio, che così cesserà di esistere.

Le Banche potranno prestare il proprio denaro a bassi tassi di interesse dato che non dovranno più compensare l’inflazione.

Con ciò copriranno le proprie spese e svolgeranno al meglio la loro positiva funzione finanziaria.

Ciascun Cittadino, con la sicurezza derivantegli dal Reddito di Cittadinanza, potrà orientare la propria attività tenendo conto delle istanze interiori oltre che di quelle economiche.

Le Aziende regoleranno la loro produzione in stretta dipendenza delle richieste di mercato, potendo ammodernarsi e ristrutturarsi costantemente e si toglieranno rapidamente dal mercato quando fosse venuta meno la convenienza della loro esistenza.

La ricerca scientifica scaturirà dalle capacità dei Cittadini che potranno coltivarla autonomamente, disponendo del Reddito di Cittadinanza, fino alla necessaria maturazione.

La Scuola nascerà per iniziativa dei Cittadini che avranno vocazione all’insegnamento e sarà a pagamento, in modo da favorire la libera accettazione degli insegnanti da parte degli allievi che ne pagheranno le prestazioni e lo scopo sarà quello di acquisire delle capacità e non imbalsamarsi in titoli di studio.

In ogni settore della vita sociale gli scambi avverranno su basi di reciproca convenienza, con esclusione di ogni forma di imposizione.

La tutela giuridica dei Cittadini non si limiterà alla scoperta e punizione dei colpevoli ma si farà carico del risarcimento immediato a favore dei danneggiati.

Quanto sopra scaturisce dagli studi antropocratici avviati nel 1979 con il libro LA VIA D’USCITA e successivamente con altri libri e scritti, e da cui si potranno ricavare altri chiarimenti.

 

Nicolò Giuseppe Bellia

Tarquinia, 21 febbraio 2008

www.bellia.com        www.bellia2.com

  

IMPOSTA MONETARIA UNICA
 

 

Non è possibile alcuna razionalizzazione sistematica degli assetti sociali, giacché ciascuna di esse si traduce, necessariamente, in sottrazione di ricavi monetari ai Cittadini, che vengono così avviati alla povertà.

Ciò perché l’alta produttività economica, dovuta all’impiego delle macchine, riduce sempre più la disponibilità di posti di lavoro ed ogni reddito che si perde è difficilmente reintegrabile.

A quanto sopra si aggiungano gli effetti delle delocalizzazioni dovute ai bassi costi di manodopera di alcuni paesi esteri.

Gli attuali sistemi economici vanno avanti anche con ricavi parassitari, spesso ingiustificabili secondo la logica di mercato e talvolta illegali, ma necessari per la sopravvivenza delle famiglie e degli individui.

Chi vuole chiudere gli Enti inutili o privatizzare le Aziende Pubbliche, con finalità di razionalizzazione, se riuscisse nell’intento, causerebbe disastri crescenti alla vita sociale.

La via per eliminare definitivamente la povertà dalla faccia della Terra è quella indicata dall’Antropocrazia, cioè quella della Fiscalità Monetaria (prelevamento del 6% annuo dalla Massa Monetaria in sostituzione della Fiscalità Reddituale) per il Reddito di Cittadinanza Universale e per le Spese Pubbliche.

In Italia la Massa Monetaria è di circa 6 mila miliardi di Euro, corrispondente a 100 mila Euro per ogni Cittadino.

Tale Massa perde ogni anno, a causa dell’inflazione, almeno il 6% del suo potere di acquisto, cioè 6 mila Euro per ogni Cittadino.

Ciò comporta una riduzione progressiva della liquidità globale che, se reintegrata attraverso il Signoraggio, fa crescere il Debito Pubblico con la prospettiva, o di asfissia monetaria o Debito Pubblico alle stelle.

Tralasciando di analizzare la genesi storica di tale situazione, dobbiamo concentrarci sulla possibilità di risolverla positivamente.

Chiediamoci: che cosa è l’inflazione?

La risposta è una sola: l’inflazione nasce dall’aumento dei prezzi di mercato.

Come si formano i prezzi di mercato?:

Essi vengono formati sulla base dei costi di produzione.

Tra tali costi ve ne sono alcuni che a loro volta vengono determinati da imposizioni statali: Fiscali e Previdenziali.

Tali imposizioni, di natura extaeconomica, hanno portato i prezzi di mercato a più che raddoppiare.

Inoltre il loro incremento annuale determina il tasso di inflazione.

Immaginiamo di eliminare ogni imposizione statale, scaricantesi sui prezzi: otterremo i seguenti effetti:

a) Cessa l’inflazione!

b) Si dimezzano i prezzi di mercato e il potere di acquisto della Massa Monetaria raddoppia!

Con il cessare dell’inflazione non andrebbero più distrutti i 6 mila Euro annuali, pro capite, di cui si è detto sopra, a danno dei detentori di capitali monetari.

Con il raddoppio del Potere di acquisto della Massa Monetaria si otterrà non solo una fluidificazione del mercato monetario, ma una disponibilità aggiuntiva di denaro che in parte potrebbe essere destinato alla estinzione del Debito Pubblico.

Il potere di acquisto della Massa Monetaria diverrebbe, rispetto a prima, come se fosse di 12 mila miliardi di Euro.

Sottraendo ai 6 mila miliardi di Euro della Massa Monetaria la somma di 1.560 miliardi di Euro per l’estinzione del Debito Pubblico otterremmo una Massa Monetaria residua di 4.440 miliardi di Euro a beneficio dei detentori della precedente Massa Monetaria, il cui potere di acquisto, raddoppiato, è di 8.880 miliardi di Euro, con un vantaggio di 2.880 miliardi di Euro rispetto ai 6 mila miliardi precedenti.

Ovviamente sul Mercato sarebbe presente una Massa Monetaria di 12 mila miliardi di Euro, (quanto a potere di acquisto rispetto al precedente).

Visto che l’eliminazione delle imposizioni statali dal settore economico fa venir meno l’inflazione, potremo chiedere, in contropartita, ai detentori di Capitali Monetari, di sottostare annualmente alla decurtazione del 6% a fini fiscali, del loro capitale monetario, per il Reddito di Cittadinanza e per le Spese Pubbliche.

Tale gettito pro capite annuo, riferito ad ogni cittadino, sarà di 12.000 Euro, correlato al nuovo potere d’acquisto.

Poiché l’ammontare pro capite annuo, riferito ad ogni cittadino, delle attuali Spese Pubbliche, senza gli interessi da Debito Pubblico, è di 4.370 Euro, restano 7.630 Euro annue pro capite per il Reddito di Cittadinanza Universale.

Il residuo di cui sopra supera di gran lunga quanto necessario per una dignitosa sopravvivenza dei Cittadini, tenuto anche conto del problema delle abitazioni cui si potrà inoltre porre rimedio agendo sulla privatizzazione dei Piani Regolatori, per l’ottenimento di alloggi ad alto valore abitativo e a basso costo, data la odierna tecnologia costruttiva e dei materiali.

Naturalmente nella futura determinazione dell’ammontare del Reddito di Cittadinanza Mensile, occorrerà tenere conto della compatibilità con l’ammontare del Prodotto Interno Lordo, ai fini dell’equilibrio tra produzione e consumo nazionali.

La soluzione sopra esposta può essere definita Imposta Monetaria Unica del 6% annuo, sulla Massa Monetaria, per il Reddito di Cittadinanza e per le Spese Pubbliche.

Una volta realizzata la Riforma descritta, sarà possibile avviare una vantaggiosa razionalizzazione dei processi produttivi, anche con l’abolizione della contrattazione collettiva, dato che ciascun Cittadino non sarà condizionato da bisogni imprescindibili insoddisfatti ed inoltre potrà mirare a lavori vocazionali.

Questa Riforma aiuta tutti e non danneggia nessuno: l’Antropocrazia non cerca colpe ma errori da correggere.

 

Nicolò Giuseppe Bellia

Tarquinia 13 febbraio 2008

www.bellia2.com

  

FISCALITA' MONETARIA
- REDDITO DI CITTADINANZA -
 

 

I due indici economici che caratterizzano la salute di ogni sistema sociale sono la regolarità dei consumi e la stabilità dei prezzi.

I consumi possono essere regolari se la popolazione dispone stabilmente di entrate economiche.

I prezzi sono stabili se non subiscono incidenze statali.

La costanza di entrate economiche di base, sufficienti ad una dignitosa sopravvivenza, indipendentemente da altri redditi, si potrà avere solo istituendo il Reddito di Cittadinanza Universale.

I prezzi saranno stabili se si sposterà ogni necessario prelievo statale dai redditi alla Massa Monetaria; istituendo cioè la Fiscalità Monetaria.

Il potere d’acquisto del denaro, diminuisce mediamente del 6% annuo, per lo scarico sui prezzi dei prelievi statali (fiscali e previdenziali).

Tale diminuzione (inflazione) da un lato impoverisce la popolazione e dall’altro riduce il potere d’acquisto della Massa Monetaria.

Stabilendo di prelevare dalla Massa Monetaria, in sostituzione di ogni precedente prelievo statale, una percentuale annua del 6%, è possibile, con tale prelievo, fare fronte ai Redditi di Cittadinanza nonché alle Spese Statali.

Con tale riforma i prezzi delle merci, sgravati dai precedenti oneri statali, diminuirebbero di almeno il 50%, raddoppiando di conseguenza il potere di acquisto sia dei Redditi, sia della Massa Monetaria.

Con tale riforma, inoltre, verrebbe attribuita alla Massa Monetaria una funzione altamente sociale, ponendo inoltre termine alla necessità della pratica del signoraggio, giacché, l’assenza di inflazione, renderebbe sufficiente la Massa Monetaria (raddoppiata in potere di acquisto) per il finanziamento del sistema economico.

Da tale riforma riceverebbero benefici:

- Le Aziende che vedrebbero dimezzati i loro costi di produzione,

- I Cittadini che godrebbero del Reddito di Cittadinanza e del raddoppio del potere di acquisto dei Redditi,

- I detentori di Capitali Monetari che vedrebbero inizialmente raddoppiato il potere di acquisto di tali Capitali, senza aggravi, rispetto al passato, per la decurtazione del 6% annuo che sarebbe sostitutiva della vecchia inflazione.

Va rilevato che in regime di Fiscalità Monetaria la riduzione dei costi a seguito delle razionalizzazioni produttive si tradurrebbero in rivalutazioni monetarie ed alleggerirebbero l’onere della decurtazione del 6% annuo.

Per quanto riguarda il lavoro, la sua ricerca sarà motivata su ragioni vocazionali e non sul solo bisogno, come in passato; del resto la sempre crescente introduzione delle macchine aumenterà enormemente la produttività di coloro che sceglieranno di lavorare.

Per i dettagli: www.bellia.com

 

Nicolò Giuseppe Bellia

Tarquinia 24 gennaio 2008

 

COME CREARE IL DENARO
 

 

Il Denaro è potere d’acquisto quantificato, correlato ai beni economici in vendita a determinati prezzi.

La disponibilità di denaro consente di entrare in possesso di beni economici, di pari valore.

Chi emette denaro a costo zero può appropriarsi immeritatamente di quote di beni economici.

In qualsiasi contesto economico la creazione di Denaro dal nulla potrebbe considerarsi lecita a quattro condizioni.

La prima è quella che tali emissioni vengano fatte per distribuire un Reddito di Cittadinanza Universale (sufficiente per una dignitosa sopravvivenza), a tutti i Cittadini; per le Spese Pubbliche e per il graduale rientro dal Debito Pubblico.

La seconda è che le emissioni annuali, non vadano a gravare sui costi di produzione, ma sulla Massa Monetaria (prelievo del 6% annuo), cioè le emissioni avvengano in regime di Fiscalità Monetaria e non Reddituale, utilizzando come base la Massa Monetaria a valore stabilizzato.

La terza è che le emissioni annuali ammontino a non più di una certa frazione del Prodotto Interno Lordo.

La quarta è che cessi il ricorso alla Banca Centrale.

La decurtazione del 6 % della Massa Monetaria nazionale, corrisponde a quanto annualmente tale Massa perde per inflazione, in regime di Fiscalità Reddituale (per il suo scaricarsi sui prezzi di produzione).

Con l’introduzione della Fiscalità Monetaria, i prezzi dei prodotti caleranno inizialmente di almeno il 50%, con conseguente raddoppio del Potere di acquisto di tutti i Redditi e della Massa Monetaria.

Tali riforme saranno possibili se la Moneta sarà solo elettronica e sarà sostituita da una nuova moneta con potere d’acquisto doppio rispetto all’Euro..

Con la Riforma Antropocratica non vi saranno più nuove emissioni monetarie, ma verrà utilizzata la Massa Monetaria esistente.

Il governo di un contesto Antropocratico riguarderà la revisione periodica dei parametri di base (Reddito di Cittadinanza e Tasso di decurtazione) con il fine di incrementare il benessere economico dei Cittadini, ma con una bilancia dei pagamenti con l’estero, da mantenere in equilibrio.

I beneficiari della Riforma Antropocratica saranno, da un lato i Cittadini, che vedranno crescere il proprio potere di acquisto, e dall’altro i possessori di Capitale Monetario che non sarà più soggetto a inflazione e inizialmente raddoppierà di valore e successivamente si rivaluterà costantemente, per effetto della riduzione dei costi di produzione, e quindi dei prezzi di mercato, a seguito delle razionalizzazioni dei processi produttivi e per il progresso tecnologico e scientifico.

Le Produzioni si adegueranno alle richieste di consumo, attraverso costante mobilità del personale e ristrutturazioni produttive delle Aziende.

* * *

Chi è venuto a conoscenza del fatto che tutto il Denaro esistente al Mondo è stato creato, a costo zero, dalle Banche Centrali e prestato, gravato da interessi, agli Stati, ha una forte reazione emotiva che porta taluni a chiedere agli Stati che ristabiliscano la propria Sovranità Monetaria ed emettano direttamente moneta (non tenendo conto della babele monetaria mondiale).

Altri chiedono la restituzione di quanto è stato emesso illecitamente.

Il prof. Auriti ha consigliato prudenza in quanto ha spiegato che la moneta emessa da signoraggio può essere paragonata al sangue avvelenato di un organismo, capace di portarlo a morte qualora venisse prelevato.

 

Nicolò Giuseppe Bellia

Tarquinia, 2 dicembre 2007

 

FAVOLA SOCIALE
 

 

GRUPPI DI PROPOSTE

TAX DAY

FAVOLA SOCIALE

 

I Governi chiedono prestiti ad interesse alle banche autorizzandole ad emettere denaro dal nulla

I Governi impongono ai Cittadini oneri fiscali per pagare gli interessi alle Banche

Gli oneri fiscali si scaricano sui prezzi:

NASCE L’INFLAZIONE

Ad un certo punto, per le banche, le perdite per inflazione sono superiori ai guadagni da emissioni dal nulla

Arriva il momento che i Cittadini e le banche chiedono ai Governi di spostare il prelievo di tutti gli oneri dai Redditi alla Massa Monetaria

I prezzi si dimezzano:

MUORE L’INFLAZIONE

Con quello che la Massa Monetaria perdeva prima per inflazione è possibile dare ai Cittadini italiani un

Reddito di Cittadinanza di 500 Euro al mese e coprire le Spese Pubbliche

e non chiedere più prestiti alla banche

E così i Cittadini, con il Reddito di Cittadinanza e senza tasse, vissero felici e contenti…

 

Nicolò Giuseppe Bellia

Tarquinia, 4 novembre 2007

 

LETTERA A BEPPE GRILLO
 

 

Carissimo Beppe.

 

Mi rivolgo a te per proporti di organizzare un Tax Day ed a tal fine ti sottopongo quanto segue.

È noto che tutti i mali italiani hanno origine dal settore degli oneri previdenziali e fiscali, susseguenti alla creazione storica della moneta tramite signoraggio.

A seguito dello scarico di tali oneri sui prezzi abbiamo l’inflazione che è la causa prima di tutti i disagi sociali.

Al punto in cui sono giunte le cose, le perdite annuali da inflazione, per la Banca Centrale superano i ricavi da signoraggio.

È giunto quindi il momento di capire che nella lotta all’inflazione si possono trovare uniti tutti: Cittadini e Banche.

La soluzione al problema consiste nello spostare tutti gli oneri fiscali e previdenziali, dai redditi (con scarico sui prezzi) alla Massa Monetaria (senza scarico sui prezzi).

Con ciò viene eliminata la causa prima e preminente dell’inflazione che ogni anno produce, sulla Massa Monetaria, una perdita di valore pari a quanto necessario per dare ai Cittadini il Reddito di Cittadinanza e per le Spese Publiche.

Proponendo la Fiscalità Monetaria per il Reddito di cittadinanza e per le Spese Pubbliche si presenta alla Coscienza Pensante dei Cittadini un’Idea che potranno vagliare e capire e che sarà il nucleo per ulteriori idee volte ad un nuovo sviluppo sociale, nell’abbondanza, dato il progresso scientifico e tecnologico e l’alta produttività che ne segue.

Si consideri che con tale semplice riforma si ottiene immediatamente il dimezzamento dei prezzi e quindi il raddoppio del potere di acquisto della Massa Monetaria.

Prelevando da tale Massa annualmente un modesto 6% (inferiore a quanto perdeva prima per inflazione) si potrà dare ai Cittadini il Reddito di Cittadinanza (500 Euro mensili) e fare fronte alle Spese Pubbliche ed inoltre, con una parte dell’incremento di valore di tale Massa Monetaria si può estinguere il Debito Pubblico.

Dato il grande successo del V Day è pensabile che sia possibile presentare idoneamente le Idee sopra accennate e poi continuare a ribadirle e chiarirle.

Le Idee, una volta trovato il consenso delle Coscienze, continuano a lavorare e si diffondono rapidamente, mentre le sole emozioni si estinguono presto.

Si apre così un campo di lavoro culturale per ampliare la riforma ed estenderla a tutti i settori della vita sociale.

È dal 1979 che lavoro al Progetto Antropocratico e quindi vi è abbondante materiale per alimentare il lavoro ulteriore, partendo dalle Coscienze Pensanti e non dai Partiti che si sono sempre dimostrati privi di Idee e miranti solo al Potere.

Va notato che tale riforma, utilizzando l’esistente Massa Monetaria di 6 mila miliardi di Euro, da cui si preleva il denaro ed a cui ritorna, non richiede nuove emissioni e quindi non dipende dall’Unione Europea.

 

Restando a disposizione per ulteriori chiarimenti, ti abbraccio, Nicolò

Nicolò Giuseppe Bellia

Tarquinia, 3 novembre 2007

 


EMISSIONE MONETARIA E INFLAZIONE
 

 

Il Continental Dollar, emesso da parte degli Stati Uniti d’America durante la guerra di indipendenza, alla fine aveva perso tutto il suo valore.

L’assegnato fu emesso per finanziare la Rivoluzione Francese, ma presto si è completamente svalutato.

I Greenbacks di Lincoln, per finanziare la guerra civile, alla fine valevano il 39% del valore iniziale.

Gli esempi di cui sopra vengono portati da coloro che sostengono che l’emissione monetaria da parte degli Stati diventa sinonimo di inflazione.

La distruzione del valore monetario dipende dal fatto che la quantità dell’emissione della moneta cartacea non può essere controllata dai Cittadini, oltre alla possibilità di falsificazione.

Con la moneta integralmente elettronica è possibile controllare le quantità emesse e non è possibile alcuna falsificazione.

È più facile pensare ad una moneta elettronica unica mondiale, piuttosto che a tante monete nazionali, difficilmente coordinabili.

Nell’ipotesi di un sistema monetario mondiale sarà necessario stabilire un criterio di emissione valido ed un corrispondente sistema fiscale.

Dato l’alto livello tecnologico dell’economia mondiale è possibile emettere la moneta elettronica come reddito di cittadinanza universale, in contropartita di una idonea percentuale di decurtazione della Massa Monetaria Mondiale, in sostituzione della vecchia fiscalità reddituale.

Oltre l’ipotesi della moneta unica mondiale è possibile pensare che uno Stato possa attuare la riforma, utilizzando la propria Massa Monetaria per la decurtazione percentuale annua, al fine di consentire il versamento del Reddito di Cittadinanza Universale ed affrontare le Spese Statali.

Il Progetto Antropocratico è ineccepibile dal punto di vista logico in quanto reca benefici a tutti e non danneggia nessuna istituzione regolare, come è stato dimostrato.

La scomparsa della vecchia inflazione creerà un arricchimento progressivo dell’intero sistema a seguito della costante riduzione dei prezzi per le razionalizzazioni produttive.

È mia profonda convinzione che il maggior beneficio lo riceveranno le Banche che non dovranno più combattere con le insidiose perdite da inflazione.

Le Aziende, non gravate da alcuna imposizione statale, potranno regolare la loro produzione sulla base delle richieste di mercato, potendo assumere e licenziare liberamente in presenza del Reddito di cittadinanza Universale.

I Cittadini potranno scegliere di determinare l’equilibrio tra i propri interessi materiali, quelli affettivi e quelli conoscitivi, per realizzare le proprie potenzialità, le proprie aspirazioni e le proprie vocazioni, nonché la propria creatività.

Di fronte all’enormità del problema si è costretti a pensare che dalla realtà storica dovranno emergere delle indicazioni.

Considero importante la tendenza che si va presentando verso la sostituzione della moneta cartacea con quella elettronica con il fine immediato di togliere le motivazioni alle azioni della criminalità, giacché la moneta elettronica non è rubabile ed inoltre lascia traccia di ogni movimento e quindi, di fronte a comportamenti fraudolenti, è possibile ricostruire rapidamente i percorsi e ripristinare i diritti eventualmente violati.

Lascio all’immaginazione di chi legge quali potranno essere gli effetti sugli irregolari.

 

Nicolò Giuseppe Bellia

Tarquinia, 31 ottobre 2007

 

PER ELIMINARE L'INFLAZIONE
 

 

Le creazioni dei debiti pubblici da signoraggio hanno determinato forti aggravi sui prelievi fiscali, con scarico sui prezzi delle merci e quindi generando inflazione.

In Italia l’onere annuo per interessi sul debito pubblico ammonta a circa 75 miliardi di €, mentre la distruzione annuale di potere di acquisto della massa monetaria, per inflazione, è di circa 390 miliardi di €; più di 5 volte gli interessi del debito pubblico.

Il peso di tale inflazione si scarica da un lato sui Cittadini, che vedono eroso costantemente il potere di acquisto dei loro ricavi; dall’altro lato si scarica sui detentori di capitali monetari, principalmente sulle banche, che perdono per inflazione più di quan to ricavano dal signoraggio.

Una volta che si è capito che la causa dell’inflazione è costituita dallo scarico degli oneri fiscali e previdenziali sui Cittadini e sulle aziende - quindi sui prezzi delle merci -, si può nutrire la speranza che oltre i Cittadini, sia possibile sensibilizzare i vertici bancari a premere per lo spostamento del prelievo fiscale e previdenziale, dai redditi alla massa monetaria.

È preferibile pensare a una sinergia tra Cittadini e banche, piuttosto che ad una contrapposizione.

Gli importi sopra esposti fanno capire che sia i Cittadini che i detentori di capitale monetario, annualmente debbono fare salti mortali nel tentativo di mantenere il potere di acquisto di cui dispongono.

È auspicabile che si possa raccogliere molto consenso su questa prospettiva.

Va precisato che il Governo che vorrà realizzare la riforma, non ha bisogno del permesso dell’Unione Europea, in quanto la fiscalità monetaria non prevede nuove emissioni monetarie, né, tantomeno, di prestiti da signoraggio.

Ai Cittadini la prospettiva della stabilità monetaria e del Reddito di Cittadinanza offre la possibilità di perseguire i propri ideali e impostare finalmente la propria vita partendo dalle vere esigenze evolutive personali e non solo dal bisogno di procacciarsi il necessario per arrivare alla fine del mese.

Ciò sarà reso possibile dall’alto sviluppo scientifico e tecnologico che, con l’impiego sempre crescente delle macchine nei processi produttivi, mosse dall’energia fornita dalla natura, consentono che a lavorare siano solo coloro che ne sentano la vocazione.

Si dice che negli USA sono sufficienti 7.000 persone per assicurare il fabbisogno alimentare.

Chi viene a conoscenza del Progetto Antropocratico, descritto abbondantemente su www.bellia.com , e lo condivide, sentirà aprirsi il cuore alla speranza e potrà cominciare a prefigurarrsi un mondo di pace e di benessere, con definitiva vittoria sulla povertà, anche in considerazione del fatto che nel mondo la produzione di beni è doppia rispetto alla capacità mondiale di consumo.

Tutti coloro che finora si sono indignati giustamente per la fraudolenza del signoraggio, sarà bene che volgano la loro attenzione e riflessione anche al fenomeno dell’inflazione,ben più incidente sul benessere generale ed individuale.

Le cifre sopra indicate mostrano chiaramente la dimensione del problema e quindi della necessità della attenzione di tutti: Cittadini, politici e detentori di capitali monetari.

Quando si parla di inflazione va tenuto conto degli indici medi nei lunghi periodi e non di qualche dato annuale che può essere stato pilotato per fini politici.

Tali indici possono essere ricavati confrontando i prezzi dei beni ad una determinata data e quelli dopo qualche decennio; allora si vedrà che, per esempio per i beni imnmobiliari dal 1970 ad oggi, l’inflazione ha pesato per più del 10,50% annuo.

Questi indici di svalutazione annuale, tratti da conoscenza diretta dei prezzi dei beni sono, ben più validi di quelli medi forniti dall’Istat.

Comunque anche l’indice medio del 6,50% annuo fornito dall’Istat è quello che dà la perdita di valore di 390 milaridi di €, sulla massa monetaria, sopra ricordata.

 

Nicolò Giuseppe Bellia

Tarquinia, 24 ottobre 2007

 

P.S.: Chi condivide quanto sopra può inviare una mail bianca con all’oggetto NO-INFLAZIONE a ngbellia@antropocrazia.com divenendo Membro dell’Assemblea Antropocratica.

 

IL REDDITO DI CITTADINANZA
 

 

Ipotizziamo un ammontare mensile di Reddito di Cittadinanza di € 500.

Il versamento mensile a 59.000.000 di Italiani sarà di € 29.500.000.000.

L’esborso annuo sarà di € 354.000.000.000.

Prevediamo un ammontare per Spese Pubbliche di € 340.000.000.000.

Abbiamo un esborso annuo totale di € 694.000.000.000.

Ipotizzando un tasso di decurtazione iniziale del 6% annuo, la Massa Monetaria necessaria è di € 11.566.666.666.666.

A questo punto dobbiamo tenere presente che l’istituzione del Reddito di Cittadinanza comporta la scomparsa di ogni prelievo fiscale , con conseguente certo dimezzamento (almeno) dei prezzi di mercato.

In tale situazione l’ammontare mensile dell’equivalente Reddito di Cittadinanza sarà di € 250 e quindi la Massa Monetaria, da sottoporre a decurtazione del 6% annuo, sarà di 5.783. miliardi di €; inferiore di poco all’attuale Massa Monetaria italiana.

Va tenuto presente che i detentori di beni monetari, che sopporteranno il modesto onere di decurtazione del 6% annuo, godranno del raddoppio del potere d’acquisto del loro denaro.

Inoltre tale denaro godrà di continue rivalutazioni, susseguenti all’abbassamento dei prezzi, dovuto alle costanti razionalizzazioni produttive e all’introduzione di macchine sempre più efficienti.

Con la Fiscalità Reddituale tali rivalutazioni vengono vanificate dall’inflazione.

Ciò consentirà di prelevare, da tali benefici (6000 miliardi di €), quanto necessario per la rapida estinzione del Debito pubblico (1.560 miliardi di €).

Vi si potrà attingere anche per affrontare razionalmente il problema della casa.

Come si vede i beneficiari di tale riforma saranno non solo i Cittadini che godranno del Reddito di Cittadinanza e non saranno più gravati da imposizioni fiscali e inflazione sui loro redditi, ma anche e principalmente i possessori di beni monetari, che non vedranno più falcidiato il valore del loro denaro dall’inflazione, dovuta alla Fiscalità Reddituale, con il suo scaricarsi sui prezzi.

Il Governo che vorrà realizzare la Riforma, inizialmente dovrà prevedere una doppia circolazione monetaria: all’interno in Eurolire e con l’Estero in Euro.

Le Eurolire avranno valore doppio rispetto agli Euro per non creare problemi nelle esportazioni, cioè per portare i prezzi di esportazione al precedente livello.

Ciò in attesa che anche altri Paesi adottino la Riforma, dopo aver concordato i due Parametri: del Reddito di Cittadinanza e della percentuale di decurtazione monetaria.

Quanto sopra sembrerà troppo bello e troppo semplice per essere possibile.

In verità quello che dovrebbe meravigliare è l’assurdità delle condizioni in cui viviamo in un mondo di alta tecnologia e di immense risorse reali e potenziali.

 

Nicolò Giuseppe Bellia

Tarquinia, 10 settembre 2007

 

FISCALITA' E INFLAZIONE
 

 

Un appartamento che nel 1970 veniva venduto a lire 6.000.000, oggi  viene venduto a lire 250.000.000.

Per questo bene la svalutazione monetaria annua media, nei 37 anni, è stata del 10,61%.

Secondo l’ISTAT l’indice di svalutazione generale per tale periodo è del 6,25%.

Tenendo conto dell’incidenza del Mercato Immobiliare sulla vita dei Cittadini possiamo ragionevolmente adottare un coefficiente di svalutazione dell’8% annuo.

Se ora prendiamo l’intera Massa Monetaria e calcoliamo la sua svalutazione di un anno sulla base dell’8% otteniamo, per ciascun cittadino, l’incidenza mensile di circa un milione di lire.

Tale svalutazione è una perdita secca, che non va a beneficio di nessuno, che rende i poveri sempre più poveri e i possessori di capitale monetario costretti a recuperare quanto viene perduto per inflazione. Costringe inoltre i Governi a richiedere costantemente nuove emissioni monetarie per mantenere il livello globale di liquidità, accrescendo così il Debito Pubblico.

A tale perdita va aggiunto quanto lo Stato preleva dai Cittadini e che, con la Fiscalità Reddituale, si scarica tutto sui prezzi, divenendo la causa pressocchè unica dell’Inflazione.

Sull’attuale prelievo fiscale incidono pesantemente gli interessi di 150 mila miliardi di lire annui sul Debito Pubblico, corrispondenti a 213.675 lire mensili per ogni cittadino.

Se si istituisce la Fiscalità Monetaria al posto di quella Reddituale, abbiamo che ogni Cittadino viene sgravato della quota di interessi (213.675 lire) sul Debito Pubblico, delle altre voci, fiscali e previdenziali, che tralasciamo di quantificare ed inoltre, riceverà una parte del milione di lire mensili di mancata inflazione sul capitale monetario, come Reddito di Cittadinanza, mentre l’altra parte andrà a copertura delle Spese Pubbliche,

Se dall’intero Capitale Monetario si preleverà mensilmente (decurtazione monetaria) la quota di un milione di lire, per Cittadino, l’onere, su tale Massa Monetaria, equivarrà a quello precedente da inflazione, come sopra indicato.

Con lo spostamento del Prelievo Fiscale dai Redditi alla Massa Monetaria scomparirà definitivamente l’Inflazione dal futuro degli Esseri Umani.

I detentori di Capitale Monetario, a seguito dell’eliminazione della Fiscalità Reddituale, che si scaricava sui prezzi, otterrano il beneficio di vedere raddoppiato inizialmente il potere di acquisto del loro capitale monetario, dato che, senza imposizioni fiscali, i prezzi di mercato diverranno immediatamente circa la metà.

Numerosi altri saranno i benefici connessi all’istituzione della Fiscalità Monetaria e al Reddito di Cittadinanza; ne indichiamo per brevità solo alcuni: si pensi a tutte le semplificazioni burocratiche, alla fine della conflittualità tra Cittadini e Stato, alla possibilità dell’eliminazione delle contrattazioni collettive che saranno sostituite da quelle individuali, ecc…

In particolare tutte le aziende avranno la possibilità di liberarsi del personale divenuto superfluo (rendendolo disponibile per altre aziende innovative) a seguito delle razionalizzazioni produttive e delle innovazioni tecnologiche, con constante diminuzione dei prezzi dei prodotti e conseguente rivalutazione del potere di acquisto del denaro.

Da quanto sopra accennato emerge che i possessori di capitali monetari, in prima fila le banche, hanno interessi coincidenti con quelli dei cittadini e non conflittuali come da più parti si tenta di far credere.

*   *   *

In sintesi: con l’istituzione della Fiscalità Monetaria, la perdita percentuale annuale da inflazione della Massa Monetaria si trasforma in decurtazione monetaria, per il Reddito di Cittadinanza e per le Spese Pubbliche, con numerosi altri importanti vantaggi sociali.

 

Nicolò Giuseppe Bellia

Tarquinia, 5 ottobre 2007

 

 

FINE DEL SIGNORAGGIO
 

 

Con il passaggio dalla Fiscalità Reddituale a quella Monetaria (prelievo di una modesta percentuale annua sulla Massa Monetaria nazionale), si avranno le seguenti implicazioni.

Signoraggio. Non sarà più necessario richiedere emissioni (prestiti) alla Banca Centrale e quindi si avrà, di fatto, la fine del signoraggio, anche se il sistema bancario manterrà il possesso del proprio capitale monetario, facente parte della Massa Monetaria, con il quale continuerà la propria attività di finanziamento della vita economica.

Reddito di Cittadinanza e Spese Pubbliche. Con il prelievo annuale sulla Massa Monetaria sarà possibile istituire subito il Reddito di Cittadinanza Universale e fare fronte agli impegni di bilancio dello Stato.

Massa Monetaria. Tenderà costantemente alla stabilità in rapporto ai parametri sociali: Tasso di Decurtazione, Reddito di Cittadinanza Universale, Spese Pubbliche, N° dei Cittadini.

Spese previdenziali. Con l’introduzione del Reddito di Cittadinanza Universale non sarà più necessaria la Previdenza Sociale.

Moneta elettronica. Sarà necessario convertire tutta la moneta cartacea in elettronica.

Inflazione. Avrà fine il fenomeno dell’inflazione, dovuto allo scarico sui prezzi dei prelievi pubblici.

Rivalutazione Monetaria. Il potere di acquisto del denaro salirà costantemente a seguito delle razionalizzazioni produttive del libero mercato. Inizialmente si avrà una forte rivalutazione in dipendenza dell’abolizione dei pubblici prelievi. È possibile prevedere di utilizzare l’incremento di valore iniziale della Massa Monetaria per estinguere il Debito Pubblico.

 *   *   *

Quanto sopra costituisce la base dell’Antropocrazia e consentirà che ciascun Essetre Umano potrà gestire la propria vita in base alle proprie istanze interiori e non soltanto al fine affannoso della ricerca dei mezzi della sopravvivenza.

Va rilevato che ciò sarà reso possibile dall’alto sviluppo tecnologico e dal conseguente impiego delle macchine nei processi produttivi, che ha portato la produzione mondiale dei beni di consumo ad essere doppia rispetto alla capacità mondiale di consumo.

 

Nicolò Giuseppe Bellia

Tarquinia 28 settembre 2007

 

EMISSIONE MONETARIA
 

 

Qualsiasi emissione monetaria corrisponde ad una appropriazione indebita di una equivalente parte di beni economici della Comunità  dei Cittadini.

Eppure l’economia mondiale necessita di una quantità crescente di moneta – anche se immateriale – per funzionare.

Se è vero che i beni economici appartengono ai Cittadini che li hanno prodotti e li producono, è altrettanto vero che la moneta dovrebbe appartenere ad essi, giacché prende valore dalla loro accettazione e prende sostanza dai beni con cui è scambiata.

Tale convinzione, ineccepibile dal punto di vista formale e sostanziale, ha portato personalità come Douglas, Gesell. Pound, Auriti ed ora Cook a proporre che siano i Governi ad emettere moneta, nell’interesse dei propri Cittadini.

Tale soluzione, però, sarebbe praticabile solo se il Mondo fosse un’unica Nazione!

Se venisse istituita l’emissione nazionale di moneta al posto del signoraggio, ciascuna Comunità Nazionale tenderebbe a stampare moneta per appropriarsi dei beni prodotti dalle altre Comunità, innescando una conflittualità monetaria di tutti contro tutti.

Per esprimere ciò in immagine, possiamo dire che oggi nel Mondo vi è un “grande ladro” costituito dalla coalizione delle Banche Centrali; nel caso proposto avremmo tanti ladri potenziali, e presto effettivi,  per quante sono le Comunità Nazionali.

Subito si innescherebbe una competizione su chi è più bravo a stampare denaro a proprio favore per appropriarsi dei beni delle altre Nazioni.

Vista la questione da questo punto di vista, si può dire che il signoraggio appare il male minore, in quanto i suoi componenti, in numero limitato, pur avviati ad appropriarsi dell’intera massa monetaria mondiale, possono sottrarre, con l’acquisto, pochi beni al Mercato.

Proviamo ora a guardare il problema da questo punto di vista.

Immaginiamo che il signoraggio sia stato un espediente della Storia per far nascere il denaro immateriale e che tale denaro, sostanzialmente dei Cittadini, sia non di proprietà delle Banche Centrali ma nel loro possesso, come in una gestione provvisoria.

Immaginiamo inoltre che tale Massa Monetaria ad un certo momento diventi sufficiente per far funzionare bene l’economia mondiale.

Per riportare l’intera situazione ad una normalità etica e giuridica, è sufficiente che i Governi procedano ad una riforma fiscale (Fiscalità Monetaria) che preveda il passaggio del prelievo, dal Reddito alla Massa Monetaria, facendo sparire tutte le altre imposizioni (Progetto Antropocratico).

Con tale riforma il denaro accumulato con il signoraggio, resterebbe nel possesso e nella gestione delle Banche Centrali, ma trasformato in fonte di decurtazione monetaria per il Reddito di Cittadinanza e per le Spese Pubbliche.

Le Banche Centrali diventerebbero il serbatoio in cui è custodito tutto il denaro (dei Cittadini) e da cui attingere le decurtazioni percentuali per il Reddito di Cittadinanza e per le Spese Pubbliche, quindi senza emissione di nuova moneta!

Con ciò cesserebbe la necessità del ricorso a “prestiti” da signoraggio, arrestando la crescita del Debito Pubblico, i cui interessi sarebbero pagati con il ricavato della decurtazione della Massa Monetaria.

Le Banche potrebbero tranquillamente continuare ad esercitare la loro funzione creditizia, in libere contrattazioni economiche, senza emissione di nuova moneta (controllo elettronico).

Se i Cittadini riceveranno idoneo Reddito di Cittadinanza e non saranno più gravati fiscalmente, potranno dirsi risarciti dei sacrifici passati e dedicarsi ai propri interessi e vocazioni.

Tale Riforma è immediatamente realizzabile e non vi potranno essere obbiezioni da parte della Banca Centrale Europea, in quanto non vi sarebbe emissione monetaria, ma semplice trasferimento.

Prevedendo che tutti i trasferimenti monetari, derivanti dalla Riforma, debbano avvenire per via informatica (tracciabilità e controllabilità) saranno garantiti gli altri Popoli da illeciti abusi monetari a loro danno; con ciò non verrà più emessa nuova moneta, ma circolerà solo quella vecchia (fine del signoraggio) in continua crescita di valore, per le razionalizzazioni produttive ed il progresso tecnologico.

 

Nicolò Giuseppe Bellia

Tarquinia, 16 settembre 2007

 

CRISI POSTINDUSTRIALE
 

 

All’origine delle difficoltà delle Borse vi è la situazione sociale degli Stati Uniti.

Gli USA, in quanto Società più avanzata, sperimentano prima ciò che accadrà altrove.

La necessità di chi gestisce qualsiasi Capitale è quella di incrementarlo o, per lo meno, di mantenerne la consistenza.

Ciò spinge a introdurre sempre più macchine nei processi produttivi per risparmiare sulla manodopera.

Spinge inoltre a cercare aree a basso costo di manodopera dove spostare le produzioni (delocalizzazioni).

Nella fase postindustriale delle aree a più alto sviluppo, ciò porta alla crescita della disoccupazione e del precariato.

Alan Greenspan ha cercato di compensare i mancati introiti da lavoro, con rischio di paralisi dei consumi e quindi delle produzioni, con crediti facili, a tasso pressoché nullo, con garanzie immobiliari o addirittura senza garanzie, giungendo ad offrire ulteriori crediti a soggetti che, non potendo restituire quanto ricevuto, dichiarano fallimento.

Per consentire alle Banche di rientrare dei crediti concessi con garanzie immobiliari sono stati offerti mutui a basso tasso di interessi e con ammortamenti a lunga scadenza, di entità vicine ai valori degli immobili.

Quando quelli che hanno comprato le case con tali mutui, non hanno potuto pagare le rate, per insufficienti introiti da lavoro, vi è stata una reazione negativa delle borse, con forti vendite, cui le Banche Centrali hanno cercato di far fronte immettendo forti dosi di liquidità.

Ė stata ventilata l’intenzione di intervenire per evitare le aste degli immobili degli insolventi.

Con ciò non si fa altro che spostare il problema in avanti senza risolverlo.

L’unica vera soluzione è quella di introdurre il Reddito di Cittadinanza Universale, attraverso l’emissione monetaria diretta a favore dei Cittadini (e non delle Banche Centrali), con prelievo dalla Massa Monetaria con decurtazione annuale dell’8% (Fiscalità Monetaria).

Richard Cook propone qualcosa di simile ai Cittadini Usa (vedi allegato).

Dall’articolo di Blondet non emerge però se Cook abbia conoscenza dei pericoli connessi ad emissioni monetarie nazionali.

Se ciascun Popolo potesse emettere liberamente moneta, potrebbe cadere nella tentazione di vivere alle spalle di altri Popoli approvvigionandosi di quanto necessario con emissioni facili.

Ciò non potrà accadere con il Progetto Antropocratico che non propone di emettere nuova moneta ma di prelevare annualmente una idonea percentuale dalla Massa Monetaria nazionale esistente da destinare a Reddito di Cittadinanza e Spese Pubbliche.

Il pericolo della possibilità di anarchia monetaria, con emissioni nazionali, viene preso a pretesto dai poteri che governano le Banche Centrali per opporsi in ogni modo a qualsiasi tentativo in questa direzione.

Ma le loro obbiezioni sono prive di ragioni nei confronti del Progetto Antropocratico che non prevede emissioni dal nulla.

Naturalmente prima di passare all’attuazione del Progetto Antropocratico sarà necessario definire, per tutti i Popoli, i limiti dei parametri che governeranno le emissioni, cioè l’ammontare massimo e minimo del Reddito di Cittadinanza, nonché la percentuale di decurtazione della Massa Monetaria.

Per i Popoli privi di sufficiente ricchezza monetaria sarà necessario prevedere dei parametri speciali per portarli rapidamente al livello di dignitosa sopravvivenza dei loro Cittadini.

Il lavoro antropocratico continuerà fino a quando l’attuale Cultura Finanziaria delle Banche Centrali non si convincerà della indispensabilità della Riforma Antropocratica, nell’interresse di tutti.

 

Nicolò Giuseppe Bellia

Tarquinia 14 settembre 2007

 

"Tornare alla moneta di stato"
di Maurizio Blondet

"Quel popolo che piace agli usurai"
di Maurizio Blondet

 

PER AVVIARE IL RISANAMENTO
 


L’istituzione del Reddito di Cittadinanza Universale è il punto di partenza per arrestare il declino ed avviare un riassetto sociale umanamente benefico e soddisfacente.

Il Progetto Antropocratico prevede a tal fine l’emissione di moneta elettronica in contropartita di una idonea decurtazione (6 % circa, su base annua) della Massa Monetaria.

Con tale tipo di emissione si risolve anche il problema delle Spese Pubbliche, evitando così scarichi sui prezzi, generatori di inflazione da costi.

Cessa anche la necessità del ricorso a prestiti con le Banche Centrali, arrestando l’assurda e fraudolenta pratica del Signoraggio ed avviando il riassorbimento di quanto ingiustamente lucrato dalle Banche Centrali, per le richieste di prestiti dei Governi del passato.

Per attuare tale Riforma è necessario che si diffonda tra i Cittadini la presa di coscienza che l’emissione monetaria non può che essere privilegio esclusivo dei Cittadini, che sono i creatori dei beni economici che conferiscono valore alla moneta.

La sovrabbondanza produttiva dovuta al sempre crescente impiego delle macchine dovrà andare a beneficio di tutti e non ristagnare nei magazzini per mancanza di denaro nelle tasche dei Cittadini.
Così come la Terra è al servizio degli Esseri Umani che la popolano, così anche la moneta può essere creata solo come beneficio per tutti.

È possibile, data l’immaterialità della moneta elettronica, creare la giusta quantità di denaro che metta i Cittadini in condizione di vivere dignitosamente.

Finora la pratica del Signoraggio ha sottratto denaro al campo economico, con il continuo prelievo fiscale, per pagare gli interessi sui debiti pubblici, illecitamente contratti.

Continuando su questa strada si arriverebbe al prosciugamento monetario con i disastri connessi a tale prospettiva.

Se ogni Cittadino prenderà conoscenza delle corrette basi monetarie della vita sociale e diffonderà le proprie conquiste conoscitive nel proprio ambiente, si allargherà sempre più la richiesta della Riforma Monetaria nel senso sopra descritto e ampiamente sviscerato dal lavoro antropocratico.

Con la liberazione degli Esseri Umani dalle umilianti preoccupazioni connesse alla sopravvivenza materiale, si avvierà un’era in cui ciascuno avrà la possibilità di occuparsi, non soltanto di quanto connesso alla propria corporeità fisica, ma anche a quella animica e spirituale.

Quello che oggi si manifesta, qua e là, sotto forma di depressione psichica, in futuro diventerà occasione di crescita della Coscienza, data la possibilità di dedicare a tali problematiche il giusto tempo, per consentirne l’evoluzione in senso altamente positivo.

La depressione psichica è il necessario venire in superficie di istanze interiori, spesso soffocate dall’affanno del vivere odierno.

Così come per il passato si è dedicato il massimo dell’attenzione ai problemi connessi alla sopravvivenza materiale, in futuro si troverà la possibilità di dedicare altrettanto tempo alla propria Anima e al proprio Spirito, consentendo l’emergere del lavoro di risanamento del Maestro Interiore, presente in Ciascun Essere Umano, per trasformare il Dolore in Amore.

Tale evoluzione sarà tanto più armonica e benefica per quanto si svolgerà in una situazione di abbondante benessere materiale, resa possibile dalle conquiste scientifiche e tecniche, che tanto hanno impegnato e impegnano l’Umanità.

Nicolò Giuseppe Bellia
Tarquinia, 18 maggio 2007

ngbellia@antropocrazia.com
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BALSAMI PER L'ANIMA
 


Ogni Essere Umano, alla nascita, diviene comproprietario dei beni che la Natura elargisce.

Il godimento di tali beni può essere reso effettivo solo con l’istituzione del Reddito di Cittadinanza Universale, attraverso l’Emissione Diretta di Moneta Elettronica.

Questa è l’unica via per la definitiva scomparsa della Povertà, resa ingiustificata, tra l’altro, dalla sovrabbondanza produttiva ( doppia), rispetto alla capacità globale di consumo.

Chi voglia contribuire al risanamento sociale, può iniziare meditando i Pensieri sopra esposti, in attesa di occasioni per azioni più concrete.

Tali meditazioni agiranno positivamente sull’Anima e sul Corpo di chi le praticherà e prepareranno la via alla loro trasformazione in Sentimenti e Azioni.

Di ciò sono sempre più convinto e continuo a comunicarlo a Coloro che vogliano attivarsi per favorire l’evoluzione positiva del Mondo.

Nicolò Giuseppe Bellia
Tarquinia, 8 marzo 2007


 

PROBLEMA SOCIALE E SUA SOLUZIONE
 


La continua automazione dei processi produttivi porta, e porterà sempre più, all’espulsione del lavoro umano dalla vita economica.

Ciò, da un lato, impoverirà sempre più l’Umanità e dall’altro diminuirà il denaro di consumo con le prevedibili ripercussioni sulle Aziende.

Tali conseguenze sono aggravate dagli effetti dei prelievi fiscali, necessari per pagare gli interessi alle Banche Centrali, sui Debiti Pubblici.

L’unico provvedimento capace di arrestare questo declino è l’istituzione del Reddito di Cittadinanza Universale.

Tale esigenza pone il problema del reperimento del denaro che verrà versato mensilmente ai Cittadini, in aggiunta ai precedenti ricavi.

Ne LA VIA D’USCITA del 1979 proponevo la decurtazione di una modesta percentuale annua (8%) della Massa Monetaria per compensare il suo incremento a seguito dei versamenti mensili per Reddito di Cittadinanza.

Chiamavo tale decurtazione Fiscalità Monetaria.

Con tale tipo di fiscalità, che non si scarica sui prezzi, viene, da un lato, arrestato il ricorso agli assurdi prestiti delle Banche Centrali e, dall’altro, con il tempo, verrà recuperato quanto lucrato, ingiustamente, da esse.

Tutto ciò sarà reso semplice con la sostituzione della Moneta Cartacea con quella Elettronica e con l’Emissione Monetaria Diretta, in nome e a favore dei Cittadini per il Reddito di Cittadinanza.

Nelle poche righe che precedono è contenuto l’essenziale del Problema Sociale e della sua soluzione.

Nicolò Giuseppe Bellia
Tarquinia, 2 febbraio 2007


 

LO STATO ANTROPOCRATICO
 


In una realtà sociale con il Reddito di Cittadinanza Universale, allo Stato rimane solo il compito di assicurare e reintegrare i Diritti dei Cittadini.

L’organizzazione statale sarà creata e guidata dai Giudici eletti ogni 5 anni dai Cittadini.

Elemento essenziale di un tale tipo di Stato è la stima e il risarcimento immediato dei danni subiti dai Cittadini a seguito di comportamenti delittuosi.

Per tali risarcimenti si ricorrerà all’Emissione Monetaria, come per il Reddito di Cittadinanza, procedendo poi contro gli autori dei danni per costringerli al risarcimento.

Le autocertificazioni dei Cittadini saranno da considerare come affidabili, fino a prova contraria.

L’accertata mendacità sociale bollerà l’autore esponendolo al giudizio dei concittadini.

Tutti gli oneri della gestione della struttura statale verranno pagati con Emissioni Monetarie.

L’esperienza insegnerà presto a determinare il giusto Tasso di Decurtazione della Massa Monetaria, a fronte delle Emissioni per il Reddito di Cittadinanza Universale, e per le spese della struttura statale.

I Giudici sceglieranno tra loro i Legislatori che, riuniti in assemblea, promulgheranno le leggi necessarie al miglior servizio giuridico ai Cittadini.

Fisseranno anche i compensi per gli addetti alla struttura statale e la congruità e utilità di tali compensi sarà giudicata dai cittadini ad ogni elezione quinquennale dei Giudici.

Sarà proibito legiferare in campo economico.

Infatti in tale campo la Sovranità appartiene tutta ai Cittadini.

Saranno aboliti i piani regolatori pubblici ed al loro posto si avranno piani regolatori privati conformi a prescrizioni generali di apposite leggi quadro.

Sarà pure proibito di legiferare in campo culturale.

La dinamica di tale campo sarà analoga a quella del settore economico con la differenza che invece di produzione e consumo di beni materiali, si avrà offerta e utilizzo di beni immateriali.

Tale dinamica sarà approfondita in una successiva analisi.

Criterio generale di valutazione di qualsiasi attività afferente la vita sociale sarà quello circa l’influenza positiva o negativa sulla formazione dei prezzi.

Infatti ogni riduzione di prezzi, principalmente susseguente alle razionalizzazioni produttive, corrisponde ad un arricchimento generale (rivalutazione monetaria), e tale l’arricchimento lascia disponibile per i Cittadini dei tempi da dedicare ad attività immateriali.

Nicolò Giuseppe Bellia
Tarquinia, 6 febbraio 2007


 

IL SETTORE CULTURALE ANTROPOCRATICO
 


Dal settore Economico l’Essere Umano trae i beni materiali necessari alla propria vita.

Dal settore Giuridico riceve la protezione dei propri diritti scaturenti dai rapporti con gli altri membri della Comunità cui appartiene.

Oltre alle esigenze di cui sopra, l’Essere Umano anela alla Felicità e fa di tutto perché il conseguimento di essa rientri nel proprio potere.

Il settore in cui può essere sviluppata tale ricerca è quello Culturale.

Lungo tale percorso l’Essere Umano prende coscienza delle proprie necessità conoscitive, delle proprie esigenze affettive e del proprio bisogno di bellezza.

Tali esigenze possono essere soddisfatte da beni immateriali che solo Ciascuno può generare.

Quando i frutti di tale lavoro individuale acquistano carattere di universalità possono essere scambiati con i propri simili arricchendo il patrimonio culturale generale.

Il processo di sviluppo della coscienza individuale verso la conquista della propria libertà e della propria felicità è descritto ne LA FILOSOFIA DELLA LIBERTÀ di Rudolf Steiner.

Tutto quanto attiene all’educazione degli Esseri Umani è creato da ricerche individuali e costituisce la didattica.

In generale tutto quanto elaborato dagli Esseri Umani, sia per finalità soggettive, sia per finalità oggettive quali ad esempio quelle educative e terapeutiche, forma una specie di mercato laterale a quello economico ed indipendente da esso.

Le forme organizzative degli scambi culturali scaturiscono dal settore Culturale stesso e dipendono dalle vocazioni individuali operanti nei vari momenti storici.

La giustezza dei prezzi connessi alle prestazioni Culturali si formerà, analogamente al settore Economico, attraverso la libera concorrenza.

L’Essere Umano nasce in una famiglia e da essa viene sostenuto ed educato fino al raggiungimento dei 21 anni.

La famiglia potrà scegliere di educare direttamente i propri figli oppure delegarne alcuni settori a specialisti che offrono le loro prestazioni a pagamento.

L’ungo il percorso educativo di Ciascuno l’essenziale è lo sviluppo delle facoltà individuali che ciascuno porta con sé e manifesta, e non una formazione astratta secondo schemi generali.

Dovrebbero esistere tanti programmi scolastici per quanti sono gli allievi infatti Ciascuno necessita di sviluppare un proprio percorso, aiutato in ciò dall’amore della famiglia e degli insegnanti.

Tutto ciò è possibile realizzarlo al meglio in quanto l’esistenza del Reddito di Cittadinanza Universale farà sì che Ciascuno faccia le scelte rispettando le proprie priorità.

Mentre nel settore Economico l’Essere Umano è costretto a sottomettersi alle esigenze tecniche delle varie produzioni, nel settore Culturale ogni attività dovrà tenere conto e rispettare quanto emerge dalle personalità singole.

Nicolò Giuseppe Bellia
Tarquinia, 7 febbraio 2007


 

PRIORITÀ SOCIALI
 


La sostituzione della moneta cartacea con quella elettronica permetterà: 

- l’eliminazione della possibilità di ogni reato monetario

- l’istituzione della Fiscalità Monetaria al posto di quella Reddituale, che si scarica sui prezzi, e sarà possibile istituire subito il Reddito di Cittadinanza Universale e disporre delle risorse monetarie per le Spese Pubbliche 

Ciò avverrà per la forza dei fatti e non per una presa di Coscienza dei Cittadini.

I benefici di tali riforme saranno apprezzati solo dopo qualche tempo dalla loro attuazione. 

Chi dice no alla sostituzione della moneta cartacea con quella elettronica, dice a furti, rapine, scippi, estorsioni, ecc.. 

Chi dice no al Reddito di Cittadinanza dice alla povertà, alla schiavitù del lavoro, alla disoccupazione e all’emarginazione sociale. 

A SEGUITO DELLA CRESCENTE INTRODUZIONE DELLE MACCHINE, LA PRODUZIONE MONDIALE DI BENI È DIVENUTA DOPPIA RISPETTO ALLA CAPACITÀ MONDIALE DI CONSUMO, MENTRE SEMPRE PIÙ LA MANODOPERA VIENE ESPULSA DAI PROCESSI PRODUTTIVI.
 


 

FORMULE DELL’ANTROPOCRAZIA
 


 = Numero dei Cittadini. 

PARAMETRI POLITICI:

 = Reddito di Cittadinanza mensile.

 = Tasso percentuale di decurtazione mensile della Massa Monetaria per il Reddito di Cittadinanza.

 = Tasso percentuale di decurtazione mensile della Massa Monetaria per le Spese Pubbliche. 

MASSA MONETARIA

.= Massa Monetaria tendenziale. 

FORMULE

Formula generale:

.= Massa Monetaria tendenziale. =

Ipotizzando:

 = Numero dei Cittadini. = 57.000.000.

 = Reddito di Cittadinanza mensile. = 500 €

 = Tasso percentuale di decurtazione mensile della Massa Monetaria per il Redd. di Cittad.  = 0,5

 = Tasso percentuale di decurtazione mensile della Massa Monetaria per le Spese Pubbliche. = 0,1 

Otteniamo:

.= Massa Monetaria tendenziale. =

(4 750 miliardi di Euro) 

Se la Massa Monetaria Reale, all’avvio della Riforma, è maggiore o minore di quella Tendenziale, ogni mese vi sarà un avvicinamento fino alla coincidenza. 

Nicolò Giuseppe Bellia

Tarquinia, 03 ottobre 2006
 
 


 

EFFETTI DELL’INTROMISSIONE DELLO STATO
NELLA VITA ECONOMICA

 

Immaginiamo una Comunità primitiva senza tasse.

Immaginiamola composta da gruppi dedicati alla produzione dei beni necessari alla Comunità.

Ciascun membro ricava dal suo lavoro un compenso che gli permette di acquistare tutti i beni a lui necessari, compresi quelli prodotti dal suo gruppo.

Immaginiamo che ad un certo momento a qualcuno venga in mente l’idea di creare la Previdenza Sociale per fare fronte alle esigenze della vecchiaia.

Viene così deciso di prelevare il 30% di ciascuna paga a carico dell’Azienda ed il 3% a carico del dipendente.

Vediamo subito le conseguenze di tale decisione.

Ciascun dipendente prenderà il 97% di quanto percepiva prima.

Le Aziende avranno un aggravio di costi del 30%, per la qual cosa i prezzi dei beni prodotti cresceranno del 30%.

Avremo così che, dopo tale decisione, ciascuno potrà acquistare solo il 93/1,3=74,62% di quello che acquistava prima; cioè si troverà impoverito del 25,38% ed inoltre il 25,38% dei beni prodotti resterà invenduto.

Ciò costringerà le Aziende a ridurre il personale della stessa percentuale per non avere merce invenduta.

*   *   *

Quanto esposto sopra è quello che accade a seguito di ogni imposizione fiscale alla vita economica.

Ciò fa capire che la tassazione reddituale, ed ogni altra forma di tassazione, impoverisce le Comunità Economiche, cioè i Cittadini.

L’impoverimento viene ritardato dal progresso tecnologico, ma non si arresterà mai, fino alla distruzione dei tessuti economici.

È per tale motivo che l’Antropocrazia propone la sostituzione della Fiscalità Reddituale che si scarica subito sui prezzi, con la Fiscalità Monetaria che non ha alcuna influenza sui prezzi.

Quando si capirà ciò, e quando si sarà pervenuti alla eliminazione della Moneta Cartacea, sostituita da quella Elettronica, sarà facile e salutare attuare l’Antropocrazia, che fornirà inoltre il denaro necessario per il Reddito di Cittadinanza Universale e per le Spese Statali.

Infine si avvierà il riassorbimento di quanto pagato in passato per il Signoraggio

 

Nicolò Giuseppe Bellia

Tarquinia, 6 ottobre 2006

 IL CONTO DI CITTADINANZA
E LA RIFORMA MONETARIA

 

Nella proposta di Legge del deputato Buontempo di A N, riportata in calce, si propone, oltre l’istituzione del Conto di Cittadinanza, anche. “Art. 3. (Operazioni sul conto di cittadinanza).1. Il valore totale delle emissioni di banconote e di altri valori da parte della Banca d'Italia viene accreditato in frazioni uguali su tutti i conti di cittadinanza esistenti al momento dell'emissione”.

Ciò in obbedienza al giusto principio che la moneta appartiene al popolo.

Se tale proposta di Legge fosse stata approvata si sarebbe creata una disparità tra i Cittadini delle precedenti distribuzioni e quelli nuovi delle successive.

All’Art.4 inoltre si dice: 2. Entro tre anni dalla data di entrata in vigore della presente legge, la Banca d'Italia accredita il valore di tutti i crediti in suo possesso in frazioni uguali sui conti di cittadinanza esistenti al momento.

Anche questo articolo crea disparità tra i primi ed i Cittadini delle successive emissioni.

Inoltre, poiché la Banca d’Italia è privata, l’esproprio dei crediti creerebbe uno sconvolgimento economico, giacché è pensabile che i vari capitali siano impiegati nella realtà ed il loro storno creerebbe il caos nel mercato.

Il passaggio all’emissione monetaria diretta dovrà avvenire solo come accredito mensile di moneta elettronica per il Reddito di Cittadinanza e per le Spese Pubbliche, in contropartita di idonea decurtazione della Massa Monetari (0,5% mensile) ed a beneficiarne saranno pariteticamente i Cittadini.

Del resto Buontempo, nella presentazione introduttiva dice, tra l’altro: “…l'introduzione dei conti di cittadinanza permette di disinnescare la diatriba sul signoraggio, mettendolo nelle mani dei cittadini; inoltre l'esistenza dei conti di cittadinanza potrà permettere la creazione di altri strumenti, come il reddito di cittadinanza.

Ciò porta, da un lato, alla stabilizzazione della Massa Monetaria e, dall’altro, al recupero graduale di tutti i capitali formati illecitamente in passato ed ormai incapaci di agire positivamente nel mercato, a seguito delle nuove condizioni createsi con la Riforma Monetaria.

I capitali formatisi in passato con il signoraggio sono operanti nella realtà economica. nazionale ed internazionale, come le ramificazioni di un cancro, che, se estirpato violentemente, potrebbe uccidere l’organismo.

Occorre attendere che i nuovi capitali, nascenti dall’emissione monetaria diretta, sostituiscano gradualmente quelli derivati dal precedente signoraggio.

La Riforma Monetaria, ovviamente, dovrà essere preceduta dal cambio monetario, ad esempio da Euro a Eurolire.

I vecchi Euro potrebbero essere tenuti come riserva monetaria per gli scambi con l’estero.

A mio avviso non sarebbe necessario uscire e dall’Europa, ma basterebbe limitarsi a cambiare moneta.

Le realtà nazionali in cui tale riforma verrà attuata vedranno sparire ogni forma di povertà e di discriminazione.
 
Nicolò Giuseppe Bellia
Tarquinia, 4 Luglio 2007
 

*   *   *

XIV LEGISLATURA CAMERA DEI DEPUTATI
N. 6108
 PROPOSTA DI LEGGE d'iniziativa del deputato BUONTEMPO
Proprietà popolare della moneta e conto di cittadinanza
Presentata il 3 ottobre 2005

 
Onorevoli Colleghi! - Nel momento in cui si presenta questa proposta di legge la Banca d'Italia è al centro di forti critiche focalizzate sulla sua figura più importante e autorevole, ovvero il suo Governatore.
Tuttavia questa situazione contingente giunge alla fine di un lungo periodo in cui la Banca d'Italia, i suoi responsabili e la stessa natura e proprietà dell'ente sono stati sottoposti a forti e argomentate contestazioni; nessuno è riuscito a fugare le ombre che sono state gettate sulla proprietà della principale istituzione finanziaria del Paese, sulla regolarità delle funzioni di controllo sul sistema bancario e sui meccanismi che regolano le relazioni finanziarie tra lo Stato, la Banca d'Italia stessa, le istituzioni finanziarie private e il pubblico.
In particolare i meccanismi che regolano l'emissione della moneta sono stati oggetto di studi approfonditi, tra cui si segnalano quelli del professor Giacinto Auriti.
Tali studi hanno dato avvio a un movimento che con fondate argomentazioni denuncia l'esistenza di un iniquo appropriamento dei frutti del "signoraggio" e, in definitiva, l'arricchimento di privati nei meccanismi più profondi della finanza pubblica.
Si ricorda che il "signoraggio" consisteva in quello che lo Stato ricavava dando alle monete messe in circolazione un valore d'acquisto superiore al valore del metallo in esse contenuto.
Attualmente, poiché le principali monete non contengono metalli preziosi, né sono convertibili in essi, ma sono realizzate con carta e inchiostro, il "signoraggio" è rappresentato dalla differenza tra il valore facciale delle cartamoneta e il costo di carta e inchiostro per stampare i biglietti.
Per modificare tale situazione si propone con questa proposta di legge di introdurre, nei meccanismi relativi all'emissione di moneta e anche agli altri rapporti tra Banca d'Italia e sistema finanziario, un sistema di conti di cittadinanza gestiti senza profitto dalla Banca d'Italia, e in cui vanno a versarsi i frutti del signoraggio.
Senza interrompere i flussi di credito e di debito che si svolgono tra Stato e Banca d'Italia nelle operazioni di produzione della moneta, l'introduzione dei conti di cittadinanza permette di disinnescare la diatriba sul signoraggio, mettendolo nelle mani dei cittadini; inoltre l'esistenza dei conti di cittadinanza potrà permettere la creazione di altri strumenti, come il reddito di cittadinanza.
La gestione dei conti di cittadinanza grazie alle moderne tecnologie, e alla prescrizione che siano dei conti su cui non si effettuino operazioni quotidiane, è facilmente possibile, anche se riguardante diversi milioni di conti.
Nella proposta di legge si prescrive che il conto di cittadinanza sia attivato per il cittadino fin dalla nascita (o dall'acquisto della cittadinanza) ma che il conto non possa venire utilizzato dalla persona fino alla maggiore età, questo per dare garanzia al cittadino minorenne contro comportamenti scorretti e per garantire all'insieme dei conti di cittadinanza una base immobile che dia stabilità al sistema.
Al contempo la prescrizione che, raggiunta una certa consistenza del valore del conto di cittadinanza, il valore del deposito sia accreditato al cittadino adulto restituisce continuamente al popolo i frutti del signoraggio e dell'esercizio della Banca d'Italia, rifornendo al contempo il sistema bancario di capitali da gestire per conto del cittadino stesso.
Con questo meccanismo la Banca d'Italia e il sistema bancario privato svolgeranno la funzione pubblica della creazione di ricchezza legata all'emissione di denaro a favore degli italiani piuttosto che degli azionisti delle banche, a favore di tutti i cittadini e non soltanto di chi ha i fondi da investire in titoli di Stato.
 
PROPOSTA DI LEGGE
Art. 1.  (Principi).
1. La moneta appartiene al popolo, che la usa per perseguire gli scopi garantiti della Costituzione.
 
Art. 2. (Conto personale di cittadinanza).
1. Tutti i valori emessi dalla Banca d'Italia appartengono al popolo italiano.
2. Presso la Banca d'Italia è attivato un conto personale per ogni cittadino italiano, denominato "conto di cittadinanza".
3. L'accensione del conto di cittadinanza avviene automaticamente entro due anni dalla data di entrata in vigore della presente legge, per tutti i cittadini italiani, ovvero entro tre mesi dalla nascita del cittadino, dall'acquisto della cittadinanza italiana, dalla naturalizzazione o comunque dal momento in cui il cittadino può legittimamente essere definito tale.
4. Il conto di cittadinanza non permette operazioni se non quelle previste dalla presente legge.
5. Per il proprio conto di cittadinanza il singolo cittadino maggiorenne, o il tutore legale del cittadino maggiorenne incapace, può indicare un singolo conto personale del cittadino stesso presso un'istituzione bancaria.
 
Art. 3. (Operazioni sul conto di cittadinanza).
1. Il valore totale delle emissioni di banconote e di altri valori da parte della Banca d'Italia viene accreditato in frazioni uguali su tutti i conti di cittadinanza esistenti al momento dell'emissione.
2. I costi di stampa e di emissione delle banconote e dei valori vengono rimborsati alla Banca d'Italia dallo Stato grazie ad un fondo apposito istituito presso il Ministero dell'economia e delle finanze alimentato dalla fiscalità generale.
3. Le operazioni della Banca d'Italia verso il sistema bancario e lo Stato avvengono attraverso i conti di cittadinanza, che vengono gestiti dalla Banca d'Italia senza costi e senza guadagni per la stessa.
4. Al raggiungimento di un valore stabilito dal regolamento di cui all'articolo 4, il valore del credito accumulato sul conto di cittadinanza viene accreditato automaticamente e senza costi per il cittadino sul conto personale di cui all'articolo 2, comma 5.
 
Art. 4.(Disposizioni di attuazione).
1. Entro un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge, il Ministro dell'economia e delle finanze adotta, con proprio decreto, il regolamento di attuazione delle disposizioni della presente legge.
2. Entro tre anni dalla data di entrata in vigore della presente legge, la Banca d'Italia accredita il valore di tutti i crediti in suo possesso in frazioni uguali sui conti di cittadinanza esistenti al momento.
3. Dalla data di entrata in vigore della presente legge le operazioni della Banca d'Italia devono essere effettuate in osservanza della prescrizione della non riduzione del valore dei crediti e del patrimonio in possesso della Banca stessa.
 

Matematica:
- EQUAZIONI POLINOMIALI -
CORRISPONDENZA CAMPORA-BELLIA


 




RADICI DELLE EQUAZIONI DI GRADO "n"


Ciò cui si deve tendere è di separare il lavoro dal procacciamento dei mezzi di sussistenza.
In avvenire il denaro non dovrà essere un equivalente per la forza umana di lavoro, ma solo per la merce.

Rudolf Steiner

 

IN MERITO AL SIGNIFICATO DEL DOLORE

Rudolf Steiner

GERARCHIE SPIRITUALI

(pag. 170)

1995

EDITRICE ANTROPOSOFICA

MILANO

 

 

Il dolore è un fenomeno accompagnatorio dell'evoluzione superiore.

Per la conoscenza non se ne può fare a meno.

In avvenire l'uomo dovrà dirsi: «Sono riconoscente per il bene che il mondo mi dà, ma se fossi posto di fronte alla scelta di conservare le mie gioie o i miei dolori, io vorrò conservare i dolori; non posso farne a meno per la conoscenza ».

Dopo un certo tempo ogni dolore mostra che non se ne poteva fare a meno, perché dobbiamo vederlo come qualcosa di esistente nell'evoluzione.

Non vi è evoluzione senza dolore, come non vi è un triangolo senza angoli.

Quando sarà raggiunta l'armonia del Cristo, noi riconosceremo che per quell'armonia tutti i precedenti dolori erano necessarie pre-condizioni.

Affinché possa esistere l'armonia del Cristo deve esservi il dolore; è un fattore assoluto nell'evoluzione.

 

  "Oggi la moneta nasce di proprietà della banca
che la emette prestandola ai cittadini,
noi vogliamo che nasca di proprietà dei cittadini
e che sia accreditata ad ognuno
come reddito di cittadinanza."
                                       
             "Prof. Giacinto Auriti"
Giacinto Auriti

VERITÀ SOCIALI

Convinzione:
 
Nessuno potrà godere a pieno la propria felicità
 finché un solo fratello umano non disponga del necessario
 per una dignitosa sopravvivenza. 
 
 
ngb 060101

 

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VERITÀ SOCIALI

 
In uno Stato con sola Moneta Elettronica:
 
- è possibile istituire il Reddito di Cittadinanza Universale, da versare ogni mese sui Conti di Cittadinanza , individuati dai Codici Fiscali, e provvedere direttamente alle Spese dello Stato, con emissioni dirette, con la decurtazione del 6%, su base annua, della Massa Monetaria Stabilizzata, eliminando le Imposizioni Fiscali, che si scaricano sui Prezzi e generano Inflazione.
 
 
- diventano impossibili tutti i Reati Monetari ed ogni tentativo fraudolento informatico è facilmente svelabile dalle Vittime, poiché ogni movimento monetario potrà avvenire solo attraverso i Conti Bancari e relative registrazioni. 
 
 
ngb 060101



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PER ISTITUIRE IL REDDITO DI CITTADINANZA

  

L’istituzione del Reddito di Cittadinanza Universale, anche con l’acquisizione della Sovranità Monetaria, è resa impossibile dalla appartenenza dell’Italia all’Unione Europea, che non tollererebbe l’emissione di Euro da parte dello Stato italiano.

Si potrebbe ottenere lo scopo seguendo la seguente strada.

  1. Abolizione di tutte le imposizioni fiscali, previdenziali ed assistenziali, con conseguente forte riduzione dei prezzi di mercato.
  2. Istituzione del Potere di Emissione Monetaria Diretta di Moneta Elettronica Nazionale, per uso interno ed abolizione del signoraggio della Banca d’Italia (da regolare con apposita legge).
  3. Conversione della Massa Monetaria italiana, in Euro, in una nuova Moneta Elettronica Datata che potrebbe essere chiamata Eurolira. Tutta la precedente moneta in Euro verrebbe versata in un Conto in Euro, da utilizzare per gli acquisti all’estero e per interventi correttivi in casi di eccessivi aumenti di prodotti esteri, destabilizzanti per il mercato nazionale.
  4. Istituzione di aliquote IVA per i prodotti di esportazione per portare i loro prezzi al precedente livello, per evitare di essere tacciati di dumping. Il ricavato di tale IVA andrà a cumularsi al Conto in Euro.
  5. Istituzione del Reddito di Cittadinanza Universale da versare mensilmente ai Cittadini, in Eurolire Elettroniche datate, nei Conti Correnti di Cittadinanza creati dall’Organo Centrale di Emissione, per ogni Cittadino, individuati dai vecchi Codici Fiscali.
  6. Istituzione della Decurtazione del 6%, su base annua di tutte le Eurolire Elettroniche Datate, in contropartita delle emissioni per il Reddito di Cittadinanza Universale. Con ciò la Massa Monetaria in Eurolire tenderà a stabilizzarsi. Il ricavato delle Decurtazioni andrà registrato in un apposito conto ed avrà sempre valore nullo.
  7. Alle Spese Statali si farà fronte con Emissioni Elettroniche di Eurolire, analogamente a quelle per il Reddito di Cittadinanza Universale.

*   *   *

Tutte queste decisioni rientrano nella Sovranità Nazionale e consentirebbero di restare nella Unione Europea, senza più la necessità di richiedere emissioni da signoraggio.

Del resto in svariati Paesi Europei si sta ricorrendo alla moneta locale senza opposizione da parte dell’Unione Europea.

Per attuare questa Riforma è necessario che vi sia una forza politica che la faccia propria.

Tale forza potrebbe coagularsi intorno al Progetto di Legge Buontempo, che sta nella giusta direzione avendo parlato di Reddito di Cittadinanza e di abolizione del signoraggio, sulla linea del prof. Giacinto Auriti.

È auspicabile che la filosofia solidaristica che sta a base dell’Antropocrazia si estenda ai Paesi sottosviluppati che, con il Reddito di Cittadinanza, con moneta locale, adeguato alle loro condizioni, non si troverebbero più nella necessità di esodi per fame, destabilizzanti per i Paesi sviluppati.

Questa è l’unica via per arrestare l’immigrazione di massa.

 

Nicolò Giuseppe Bellia

Tarquinia, 27 ottobre 2005

 

Per approfondimenti: http://www.antropocrazia.com/percorsi_antropocratici/news-NGB/

 




 

 



REDDITO DI CITTADINANZA UNIVERSALE

 Chi è favorevole al RdC pensa che l'Essere Umano esprima il meglio di sé nella libertà; 
chi è contrario pensa che debba essere guidato dall'esterno.

Questo argomento è trattato a fondo ne

 LA FILOSOFIA DELLA LIBERTÀ

 di Rudolf Steiner

 prelevabile gratuitamente su

http://www.bellia2.com/STEINER/

 


 

"Senza dire ora nulla contro i diversi movimenti; singolarmente essi non conducono ad altro che al fanatismo. Tutti i tentativi di riforma: apostoli della pace, antialcoolisti, vegetariani, animalisti e quant’altri servono soltanto quando siano uniti. In realtà possono realizzare i loro ideali riunendoli in un movimento più ampio che nell'unione di tutto porti al tempio universale. Questa è l'idea che è alla base dell'allegoria del tempio perduto e da ricostruire."

Rudolf Steiner

Pensieri sociali di Rudolf Steiner ricavati dal libro:

ESIGENZE SOCIALI DEI TEMPI NUOVI

Seconda Conferenza

 

Commenti in corsivo di Nicolò Giuseppe Bellia

 

SANO GIUDIZIO E QUESTIONE SOCIALE

Al giorno d'oggi non si dovrebbe in nessun caso trascurare quel che si prepara nell'umanità su tutta la terra. Bisognerebbe cercare di penetrare, con giudizi che ci mettano in grado di comprendere i grandi impulsi presenti negli eventi del mondo, in ciò che oggi sta parzialmente in modo tanto enigmatico davanti alle anime degli uomini, e che minaccia di trasformare la struttura sociale in un caos. Non si dovrebbe continuare lasciando che le cose accadano come vogliono, senza cercare di penetrarle col proprio sano giudizio.

Deve cessare il principio che sostiene: “ Questo è di tutti i giorni; questo è profano; quest'altro riguarda la vita esteriore; distogliamocene e rivolgiamo lo sguardo al divino-spirituale ”. Bisogna che incominci il tempo in cui anche i fatti più comuni vengano messi in relazione col divino-spirituale, il tempo nel quale le cose desunte dal mondo spirituale non vengano considerate solo dal punto di vista più astratto.

Nel corso di queste considerazioni ho detto che un mutamento favorevole nel movimento sociale potrà aver luogo soltanto se crescerà l'interesse del singolo per il suo prossimo. La struttura sociale è appunto la struttura che collega gli uomini socialmente. Essa può risanarsi soltanto se l'uomo sa di farne parte, se sta coscientemente nella struttura sociale. Il fenomeno malsano del presente, quello che ha provocato la catastrofe, è il fatto che gli uomini hanno trascurato di avere dei principi in merito al come stare nella comunità sociale. L'interesse che ci collega come esseri umani ad altri uomini è cessato, anche se la gente spesso crede di avere un simile interesse Il trito principio teosofico: “ amo tutti gli uomini, mi interesso a tutti gli uomini ”, non risana perché è astratto e non afferra la vita reale. Si tratta invece. di agire sulla vita reale; questo appunto deve essere compreso più profondamente. L'incomprensione della vita reale è stata proprio una caratteristica degli ultimi secoli. Ma gli ultimi secoli, senza che gli uomini avessero seguito il processo, hanno provocato la situazione attuale, e daranno origine alla situazione futura. Non può essere altrimenti, nella vita storica dell'umanità, se non che gli uomini accompagnino anche col pensiero ciò che succede, ciò che avviene nella vita sociale in mezzo a loro. Ma gli eventi che si svolgono già da un tempo relativamente lungo non possono essere seguiti altrimenti se non acquistando un sano senso per certi fenomeni.

 

SEPARARE IL LAVORO DAL

PROCACCIAMENTO DEI MEZZI DI SUSSISTENZA.

Infatti ciò cui si deve tendere, naturalmente non in maniera bolscevica ma ragionevole, è di separare il lavoro dal procacciamento dei mezzi di sussistenza.

In avvenire il denaro non dovrà essere un equivalente per la forza umana di lavoro, ma solo per la merce. Solo merce si potrà avere in avvenire per denaro, non forza umana di lavoro.

 

n    Ciò potrà essere realizzato soltanto attraverso l’istituzione del REDDITO DI CITTADINANZA GENERALIZZATO, che motiverà la ricerca del lavoro su basi vocazionali e non per esigenze di mera sopravvivenza.( N. G, Bellia)

 

ESIGENZA DI DEPERIMENTO

DEL DENARO INOPEROSO

Esiste oggi nell'ordinamento sociale qualcosa di innaturale al massimo grado e cioè che, semplicemente per il fatto di possederlo, il denaro aumenta. Lo si mette in banca e se ne ricavano interessi. Questo è il fatto più innaturale che possa esistere. In realtà è semplicemente un assurdo. Non si fa nulla; si mette in banca il denaro che si ha, che forse non ci si è nemmeno procurato col lavoro, ma che si è ereditato, e se ne ricavano interessi. È tutta un'assurdità. Però sorgerà la necessità, quando il procacciamento dei mezzi di sussistenza sarà separato dal lavoro, che venga impiegato il denaro, quando esiste, e quando venga prodotto come equivalente di merci che esistono. Esso deve essere utilizzato, deve circolare. Si avrà allora l'effetto reale che il denaro non aumenterà, ma diminuirà.

 

n    Ciò potrà essere ottenuto soltanto con l’istituzione della FISCALITÀ MONETARIA che oltre a ridurre gradualmente la quantità dei capitali inoperosi, ha l’insostituibile pregio di non scaricare sui prezzi gli oneri fiscali, per il REDDITO DI CITTADINANZA GENERALIZZATO e per le SPESE PER L’AMMINISTRAZIONE GIURIDICA. ( N. G, Bellia)

Ladispoli 11 giugno 1997


Italiano e English


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